Il caos generato in casa Napoli era premeditato. I calciatori avevano già stabilito di voler tornare a casa dopo la partita contro il Salisburgo, terminata sul risultato di 1-1, annullando così il ritiro imposto dalla società.
Un vero e proprio ammutinamento verso il presidente De Laurentiis ed il tecnico Ancelotti che, nonostante le parole di facciata, sembra aver perso lo spogliatoio. E non solo per i recenti screzi con Insigne.
La decisione di tornare dalle proprie famiglie sarebbe stata presa dai senatori della squadra, sintomo che la società viaggia su un binario, la rosa su un altro diametralmente opposto. Non a caso i discorsi relativi ai rinnovi contrattuali di Milik, Zielinski, Callejon e Mertens non si sono ancora risolti.
Alla base dello scontro col presidente azzurro c’è molto di più della semplice volontà di rivedere i propri cari dopo giorni di ritiro serrato per ritrovare la concentrazione. La frattura è enorme e difficilmente verrà risanata con una stretta di mano o un compromesso. Del resto, quando si mettono in mezzo gli avvocati…