Il difensore fa mea culpa: “Il dispiacere è tanto, chiedo scusa ai compagni che stavano vincendo e chiedo scusa ai tifosi per il mio errore”
«Il dispiacere è tanto, chiedo scusa ai compagni che stavano vincendo e chiedo scusa ai tifosi per il mio errore». Non cerca scuse Salvatore Aronica dopo il suo errore che ha favorito il pareggio del Torino nel match dell’11ª giornata di Serie A. A Radio Marte il difensore azzurro fa mea culpa: «E’ un momento difficile per me. Devo chiedere scusa ai miei compagni perché stavano conquistando la vittoria e naturalmente ai tifosi che sono delusi per il pareggio contro il Torino. Purtroppo questi errori nel calcio capitano. E’ stata una partita particolare, il Toro ha fatto del possesso palla la sua arma migliore. E’ stata una gara non bellissima, la si poteva vincere, magari chiudendola prima. Comunque i miei compagni erano stati bravi, il mio errore è costato due punti e sono rammaricato. Ringrazio i tifosi che mi sono stati vicino. E’ un momento un po’ particolare. Adesso devo provare a segnare. Mi fanno piacere gli attestati di stima della gente: ripeto, ho commesso una vera e propria papera e voglio ripartire. Il mio passaggio è stato abbastanza lento e l’attaccante del Toro ha capito che volevo passare a De Sanctis, è partito con netto anticipo. Il mio è stato un errore tecnico, mi assumo tutte le critiche del caso. Non ho dormito, oggi mi sono allenato a Castelvolturno. Cannavaro ieri è venuto a cena a casa mia, il gruppo mi ha sostenuto. Non era facile ieri sera, la squadra non mi ha abbandonato. Cercherò di ricambiare al più presto. Il pari è un risultato deludente, ma non buttiamo a mare quello che stiamo facendo. Siamo ancora terzi in classifica, giudichiamo a fine stagione. Il gruppo è omogeneo e ci toglieremo parecchie soddisfazioni. Juve e Inter hanno qualche punto di vantaggio, ma noi non molleremo: possono essere raggiungibili a patto che torniamo a giocare da Napoli. Il Dnipro? Dobbiamo vincere per passare il turno, noi ci teniamo. Per quanto mi riguarda, mi auguro di giocare per dare il mio contributo».