Qualcuno già l’ha ribattezzata come “una delle casacche più brutte nella storia del calcio“. La nuova divisa del Napoli, la quarta, appena mostrata a sorpresa ai tifosi in occasione della presentazione del neo-acquisto Jorginho, fa storcere il naso a molti. Sul web, social network in testa, impazzano i giudizi negativi.
La fantasia scelta è sempre quella mimetica-militare, ma con inserti gialli e azzurri su sfondo scuro. Per molti è “pacchiana e appariscente“. Del resto, l’aveva già annunciato Cannavaro qualche mese fa in un tweet: “Quest’anno è una guerra!“, alludendo al colore “verde marines” della precedente “Camo fight“.
La vena creativa “camouflage” si ripete quindi nella nuova mise, ribattezzata “Xtreme“, e disponibile per l’acquisto a partire da febbraio. La maglia si affiancherà alla classica “Blue force” e alla “Yellow power“. Andrà a sostituire proprio la “Camo Fight” (già molto discussa per il suo stile “guerresco”, ma premiata da un trionfo di vendite), a causa delle dispute legali avviate dalla casa tedesca Global Striker, che aveva accusato di plagio la Macron (la società che si occupa della linea di abbigliamento del Napoli).
“In questa quarta maglia abbiamo condensato i colori delle tre divise precedenti” ha spiegato Alessandro Formisano responsabile vendite e marketing del team azzurro, nel descrivere la selezione cromatica della divisa, piuttosto appariscente.
Il risultato non piace quasi a nessuno per il momento. Tanto da scatenare in breve tempo una valanga di tweet e post di polemiche. “E’ uno scherzo?“, scrive Saverio sulla pagina ufficiale Facebook del Napoli. “Più che camouflage, la chiamerei tamarra“, twitta Giovanni. Gli risponde Sasa: “Con la nuova maglia, abbiamo dato un motivo in più ai giocatori per non venire a giocare nel Napoli“. I commenti diventano centinaia in poche ore.
In pochi apprezzano questa divisa “inutile e di cattivo gusto“. E chissà se la nuova casacca “tamarra“, o meglio “tamarmaglia“, riuscirà col tempo a far cambiare idea ai tifosi e ad eguagliare il successo della più sobria Camo.