Ultimo giorno di ritiro a Castelvolturno, tornato a porte aperte dopo una chiusura forzata durata dieci giorni. Reja appronta i ritocchi in vista dell’anticipo di sabato sera. Certe ormai le assenze di Gargano (per infortunio) e Denis (per scelta tecnica), spazio a Russotto e Datolo. Resta ancora in dubbio il modulo che vorrà adottare il tecnico friulano: restare con l’ormai consolidato, ma altrettanto vetusto, 3-5-2 oppure provare il 4-4-2. Al mister di Gorizia è balenata anche l’idea di un sorprendente 4-2-3-1, con il solo Lavezzi in attacco. Il clima nella squadra appare risollevato, anche grazie alle buone notizie che giungono dall’infermeria. Iezzo e Gianello stanno celermente recuperando, addirittura per il portiere di Castellammare c’è la possibilità di tornare a disposizione già tra due settimane. Zalayeta continua la riabilitazione a Roma, ma sta accelerando i tempi per fornire il suo apporto in questa fase cruciale della stagione. Una crisi di risultati tanto prolungata non si ricordava da tempo sotto il Vesuvio, in soli due mesi ha reso meno solide le fondamenta che il nuovo club di De Laurentiis aveva forgiato. Uno dei principali artefici di questa risalita, Marino, sembra non godere più dell’illimitata stima del presidente. Al direttore generale vengono imputate scelte tecniche non proprio brillanti nel corso delle recenti sessioni di mercato, peraltro con costi piuttosto sostenuti. In più l’influenza che sta guadagnando la tifoseria sulle decisioni societarie è preoccupante. Continua a circolare la voce secondo la quale all’Olimpico il Napoli non indosserà la maglia azzurra, preferendo la divisa rossa o blu, su espressa richiesta dei supporter. La notizia effettivamente è curiosa, ma abbassare la testa una seconda volta, dopo l’imposizione del ritiro domenica scorsa, creerebbe dei pericolosi precedenti. Senza dimen ticare l’avversario che si avrà di fronte sabato sera a Torino. Una Juventus in gran spolvero, nonostante il ko di Londra, che ha saputo tener testa al Chelsea, sfiorando più volte il pareggio. Da Stanford Bridge è uscito malconcio Camoranesi, ma l’italo-argentino era già squalificato per la gara di campionato. Le grandi stelle della rosa bianconera restano però tante, a partire da Amauri e Trezeguet, per finire a Nedved, pronto a salutare il calcio a fine stagione. E non dimentichiamo Del Piero, vera bestia nera dei partenopei. Sul suo estro poggiano le ambizioni di vittoria juventine e gli incubi più ricorrenti dei napoletani.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET