Marek Hamsik non convince da trequartista nel 4-2-3-1: possibile un arretramento sulla stessa linea di Behrami e Inler. Intanto scalpita Britos: probabile titolare col Parma
Il rendimento di Marek Hamsik è diventato un caso per il Napoli. Lo slovacco, va detto, non è mai stato un mostro di continuità, ma si pensava che con l’arrivo di Benitez avesse trovato finalmente il modulo capace di esaltarne le caratteristiche. Dopo un avvio super, invece, ‘Marekiaro’ si è progressivamente spento, illuminando la scena soltanto qua e là.
Contro la Juventus, poi, scena muta o quasi, come quasi sempre gli accade contro le big, almeno in trasferta. Per Benitez è un problema da risolvere, e il tecnico spagnolo, sfruttando la sosta, si è messo di buona lena a lavorare sulla questione. Ieri il primo faccia a faccia tra i due a Castel Volturno, dopo il rientro del ragazzo dall’impegno con la Slovacchia.
Sul tavolo, un possibile spostamento di ruolo per Hamsik, probabilmente un arretramento. Sembra ormai chiaro che il 4-2-3-1 del Napoli non può andar bene nei big-match, specie se giocati lontano dal San Paolo, dove occorre un atteggiamento diverso, più prudente. Lo slovacco, potrebbe essere schierato nelle prossime gare sulla linea mediana.
Al fianco, dunque, dei lottatori Behrami e Inler, da mezzala, con licenza di inserirsi. Per ora è soltanto un’ipotesi, benchè concreta. L’importante, comunque, è trovare il modo migliore per correre ai ripari, visto che nel prossimo mese il Napoli si giocherà moltissimo, in campionato e in modo particolare in Champions: il crocevia di Dortmund è dietro l’angolo, i biglietti stanno andando a ruba.
Contro il Parma, sabato sera, Benitez potrebbe dunque ricorrere all’amato turnover, preservando i migliori per la trasferta tedesca. Miguel Angel Britos, ormai completamente recuperato dopo l’intervento alla spalla, si candida per una maglia da titolare per entrambe le sfide. Per l’uruguagio ripartirà la caccia ad un ruolo da protagonista nel Napoli, e possibilmente anche nell’Uruguay.
L’ex Bologna ha sei mesi per provare a convincere il ct Tabarez a dargli fiducia al Mondiale. Tempo ce n’è, ma occorrono tante buone prestazioni per guadagnarsi il volo per il Brasile. Miguel, tocca a te.
