NAPOLI-CAGLIARI 2-2: L’ARBITRO REGALA IL PARI AI SARDI.

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Adesso l’atavico presunto vittimismo di un popolo intero trova una plausibile spiegazione. Il comunicato stampa inviato nella nottata dall’Associazione Neoborbonica ai suoi adepti (“Napoli, allora, dalla capitale mondiale che conosciamo è diventata la capitale delle negatività di tutto il Sud dell’Italia: simbolo e parafulmine da processare e condannare ogni giorno per sentirsi la coscienza a posto anche dimenticando tutto il resto del nostro amato ex regno, abbandonando colpevolmente tutte i problemi e le speranze di un popolo intero” trova dimostrazione scientifica nell’esito della partita di oggi contro il modesto Cagliari. Un chiaro 3-1 (assurdo annullare il gol di Russotto per l’ininfluente posizione di fuorigioco di Denis) viene trasformato in un amaro 2-2 attraverso una rimessa laterale invertita negli ultimi secondi di gioco ed un recupero eccessivamente lungo (8 minuti tra primo e secondo tempo) per una gara tutto sommato corretta. Si comincia con due tiri dal limite sbilenchi di Fini da una parte e Denis dall’altra, ma la sensazione è che il Napoli voglia subito imprimere il suo ritmo all’incontro. Gli azzurri prendono il possesso del centrocampo e spingono forte. Il gol non tarda ad arrivare. Al nono, spunto di Mannini sulla sinistra, tentativo di assist per Denis respinto dalla difesa sarda e rasoiata vincente di Hamsik, arrivato gasato all’appuntamento domenicale per la doppietta realizzata in nazionale, dal limite dell’area, imparabile per Marchetti. Gran gol dello slovacco che trova il quarto centro negli ultimi sette giorni, il sesto in campionato. La squadra di Reja non cala il suo ritmo e Gargano ci prova dalla lunga distanza, Marchetti blocca a terra. Al 16esimo, ancora il trottolino uruguaiano sfiora la rete con un calcio piazzato dai trenta metri: la traiettoria, deviata dalla barriera esce di un soffio alla sinistra del palo. Il Napoli regala spettacolo, ma non riesce a chiudere la partita: uno scambio stretto tra Hamsik e Lavezzi conduce l’argentino al tiro, tiro trova un miracolo del portiere sardo, bravissimo a deviare in corner. Il Cagliari non si vede in attacco se non con una sbilenca punizione di Agostini. Al 33esimo bordata di Denis dai venticinque metri, fuori alla sinistra di Marchetti. I rossoblu sfiorano il pareggio con un colpo di testa di Jeda da pochi passi, con Iezzo immobile e Cannavaro anticipato, fuori di un soffio. I sardi prova a incattivire un pò gli animi con un calcetto di Acquafresca a Santacroce a palla lontana, ma l’ultima occasione del primo tempo è un tiro di Lavezzi dal limite, fuori misura. Nella ripresa azzurri subito pericolosi con una punizione di Gargano battuta a sorpresa che pesca Denis solo in area, ma l’attaccante argentino manca di un soffio la deviazione vincente. Il Cagliari si fa vedere dalle parti di Iezzo con una buona giocata di Cossu che converge da sinistra, ma svirgola la conclusione. Occasionissima per il Napoli con uno splendido cross di Lavezzi che pesca Maggio, che a pochi metri dalla porta mette alto di testa. Il laterale destro del Napoli ha un’altra grande chance sfruttando un assist rasoterra, ma il tiro dell’azzurro da ottima posizione è centrale e Marchetti salva i rossoblù. La partita si infiamma e Acquafresca ha una grossa chance, dimenticato da Contini, calcia da ottima posizione e Iezzo si salva. Ma il pareggio del Cagliari arriva sugli sviluppi del corner. Il portiere azzurro salva un primo colpo di testa, poi Lopez ribadisce in rete. Uno a uno. Gli azurri provano a scuotersi, i sardi cominciano a chiudersi e perdere tempo. Al 62esimo colpo di testa di Denis, bloccato da Marchetti. Allegri cambia Fini con Parola e Cossu con Lazzari. Denis fallisce da pochi passi al 74esimo, e dalla panchina Reja decide di giocarsi il tutto per tutto, sostituendo Mannini con Bogliacino, poi Hamsik con Russotto. Si gioca anche la carta Pazienza per Blasi, ma gli azzurri non producono occasioni e il Cagliari riesce, anche con un gioco ostruzionistico e a tratti antisportivo, a preservare il risultato di parità. Sembra stregata, i minuti corrono e le palle gol latitano. Ma all’84esimo arriva il fulmine, la magia. Punizione dal limite conquistata da Maggio. Lavezzi la calcia e con un tiro a giro fulmina Marchetti e manda il San Paolo in delirio e il Napoli al secondo posto. Grandissimo gol del Pocho che segna direttamente su calcio piazzato, come non succedeva dai tempi di Jimmy Fontana in C1. Il Cagliari prova a reagire subito con un tiro dalla distanza alto. Nei cinque minuti di recupero, anche un gol annullato al Napoli per un fuorigioco sospetto. L’arbitro si erge a protagonista, perchè il fuorigioco è molto dubbio e il Cagliari, come se non bastasse, trova il pareggio con Conti, nato da una rimessa laterale chiaramente a favore degli azzurri, che Pierpaoli assegna ai sardi. Napoli ingueno, perchè si fa trovare distratto e Jeda salta due avversari prima di regalare a Conti il pallone del pareggio. Per la Napoli calcistica (e non solo) è l’ennesimo scippo alla propria dignità. E sugli spalti del San Paolo resta solo il gelo di una giornata invernale, sotto tutti i punti di vista.

C. Francesco Piantedosi NAPOLICALCIO.NET


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