Napoli – Cagliari: quando la beffa arriva al 95° minuto.

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Napoli e Cagliari sono sul risultato di 2 a 1. Mancano pochi secondi alla fine dei cinque minuti di recupero per decretare la vittoria dei padroni di casa, quando un’innocua rimessa laterale si trasforma nella più brutta delle beffe. Lancio per Jeda, cross al centro per Daniele Conti ed il gioco è fatto. Il Cagliari guadagna un punto d’oro, il Napoli né perde due preziosissimi. Il figlio d’arte romano ancora una volta veste i panni del guastafeste, agguantando un pareggio a dir poco insperato. Il Napoli esce dal campo con un pari che, per il modo in cui è arrivato, somiglia molto ad una sconfitta. Il bottino pieno avrebbe garantito il terzo posto solitario a più due sulla Juve e a meno quattro dalla testa della classifica. Una partita iniziata in discesa, con il solito Hamsik in gol e la possibilità di incanalare la partita sul binario giusto. Ma ancora una volta l’età media del Napoli gioca un brutto scherzo. Il gol subito nelle ultime battute è sintomo di poca esperienza, di un’ingenuità che è perdonabile se si tiene conto della giovane età della squadra, ma da cui bisogna imparare guardando il futuro. E’ inammissibile per una squadra come il Napoli, con una difesa solida e spesso impeccabile, subire un gol che nasce da una rimessa laterale sulla trequarti. In quei punti della partita il livello di concentrazione deve essere tale da impedire questi paurosi sbandamenti. Ieri più che mai si è sentita la mancanza di un uomo di esperienza in mezzo al campo, che sapesse tenere e far girare la palla in modo da non concedere l’ultima azione agli avversari. La giornata, però, ha riservato anche note liete. Due su tutte: il ritorno al gol su punizione e l’ottima prova di Daniele Mannini. Era dai tempi di Gaetano Fontana, numero 7 come il Pocho, che non si vedeva un bel gol direttamente da calcio piazzato. Ieri finalmente Lavezzi ha trovato la traiettoria giusta per insaccare alle spalle del portiere rossoblù. Daniele Mannini, invece, ha dimostrato che gli otto milioni investiti per portarlo a Napoli non sono stati soldi spesi male. L’esterno partenopeo ha messo lo zampino nel primo gol e ha fornito più volte assist che i suoi compagni non hanno trasformato in gol (vedi Maggio), dimostrando le sue qualità anche su una fascia che non è originariamente di sua competenza e una collaudata intesa con Marek Hamsik. Non a caso il gol del vantaggio è stato propiziato dal primo e siglato dal secondo.

Pierpaolo Orefice NAPOLICALCIO.NET

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