Il Napoli secondo e qualificato direttamente in Champions, ha messo assieme una serie infinita di record: mai così tanti punti, goal e vittorie nell’era dei 3 punti. Vinto anche lo Scudetto dell’Onestà: SENZA arbitraggi chirurgici ed aiutini vari nelle proprie partite e inviati sui campi degli avversari diretti.
Si scrive secondo posto, si legge trionfo. Il Napoli non ha vinto, ma ha convinto ed entusiasmato conquistando a mani basse lo Scudetto del bel gioco e quello dell’Onestà. E tornando grande dopo i tanti “quasi” della scorsa stagione grazie all’arrivo di Sarri e all’esplosione devastante di Higuain, arrivato a riscrivere la storia con la tripletta di ieri sera al Frosinone.
C’è tanto Pipita, in una stagione così. Una stagione che ha portato il secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions League, e poi tanti primati che sotto il Vesuvio nell’era dei 3 punti ancora non s’erano visti. Come le zero sconfitte al San Paolo, ruolino di marcia che a Napoli non si verificava dal 1989/90, campionato del secondo e ultimo Scudetto quando i punti per la vittoria erano ancora 2.
E poi, ancora: mai gli azzurri avevano ottenuto così tanti punti in classifica (82), mai avevano vinto così tanto (25 volte in 38 giornate, 32 in 48 contando tutte le competizioni stagionali), mai avevano conquistato così tante vittorie consecutive (8, da fine dicembre a inizio febbraio), mai avevano segnato così tanti goal (80 in campionato, 105 in stagione) e mai ne avevano subiti così pochi (35).
82 punti: record storico per gli azzurri che, per la prima volta, in @SerieA_TIM, superano quota 80.#ForzaNapoliSempre
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) May 14, 2016
25 vittorie in @SerieA_TIM: record storico di vittorie in campionato per gli azzurri. #ForzaNapoliSempre
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) May 14, 2016
106 gol stagionali: record storico per gli azzurri!#ForzaNapoliSempre
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) May 14, 2016
Anche la partita contro il Frosinone che ha consegnato il pass per la Champions ha fatto registrare un piccolo primato: 33 conclusioni verso la porta di Zappino. Stoico finché ha potuto, infine costretto a inchinarsi per 4 volte. Soltanto contro il Chievo, nel settembre del 2014, gli azzurri avevano fatto registrare un dato simile da 10 anni a questa parte.
Più che giustificata, dunque, l’euforia dei tifosi per un traguardo che non è tinto di tricolore, ma che riporta nell’Europa che conta il Napoli dopo l’amarezza dei preliminari persi contro l’Athletic Bilbao nella scorsa stagione. I partenopei, e il club lo sottolinea con orgoglio, sono l’unico club sempre presente nelle coppe dal 2010: quella del prossimo anno sarà la settima partecipazione consecutiva.
Numeri da celebrare adeguatamente, e Napoli e il Napoli non si sono tirati indietro. Ha fatto festa il San Paolo, con il consueto balletto dei giocatori sotto la curva, e ha fatto festa la squadra, che dopo la gara si è ritrovata in un noto ristorante cittadino per festeggiare. E dopo primo e secondo, due torte: una dedicata al Napoli che torna in Champions League, l’altra al record di Higuain.