Settima sostituzione in quattordici partite. Terza consecutiva contro l’Inter. Nel match di San Siro, lo slovacco del Napoli è stato assente ingiustificato o, se vogliamo, spettatore non pagante. Pochissimi palloni toccati, mai nel vivo del gioco per 65’. La flessione del Napoli nelle ultime partite coincide, non a caso, con quella di uno dei suoi uomini più decisivi. Il centrocampista dal numero 17, nonostante i sei gol segnati, che lo eleggono capocannoniere del Napoli, non mostra da un bel po’ la brillantezza che lo aveva portato in primo piano nelle precedenti uscite stagionali. Contro il Siena, Bogliacino, ormai pienamente recuperato, potrebbe rappresentare una valida alternativa allo slovacco nello scacchiere di partenza. Hamsik resta uno dei più validi centrocampisti del nostro campionato, ma un po’ di riposo non gli farà altro che bene. Oltre a rifiatare, sarà costretto a rimboccarsi le maniche per riprendere il suo posto tra i titolari, e non sentirsi indispensabile per la squadra. Il vero Hamsik non è quello delle ultime giornate. E’ un parente lontano, che dovrà fare posto al più presto a colui che con i suoi gol a deciso un bel po’ di partite, che con i suoi inserimenti apre le difese avversarie, colui che si è imposto sulla scena europea come uno dei giovani più interessanti. Nonostante il calo, il bottino di sei gol in campionato rappresenta un punto di partenza. Il pensiero dei tifosi in questo momento è che se un Hamsik a mezzo servizio è uno dei centrocampisti più prolifici della serie A, il vero Hamsik ha poco da invidiare a giocatori come Lampard e Gerrard. Napoli aspetta con ansia di rivedere ancora una volta quel ciuffo magico che con un colpo abbatte gli avversari e fa sognare una città intera.
Pierpaolo Orefice NAPOLICALCIO.NET