Napoli-Chievo non è stata una bella partita, anzi è stata una delle poche volte in cui i ragazzi di Mazzarri hanno regalato poche emozioni ai tifosi azzurri. Ma l’importante era conquistare i tre punti e passare un Natale in Europa. Concetto ribadito anche da Hamsik, vero e proprio trascinatore e punto fermo di questa squadra, che ha ormai i crismi del campione: “Dieci risultati utili di fila non sono pochi: siamo una grande squadra. Il Chievo ci ha fatto soffrire abbastanza e non è un caso che abbia 24 punti in classifica: alla fine però, siamo riusciti a vincere difendendoci bene e continuando a giocare. Era importante, molto importante vincere, e ci siamo riusciti.” Insomma parole da leader. Il giovane slovacco si rammarica anche per il secondo gol mancato, quando invece di piazzare la spalla ha sparato alto sopra la porta di Sorrentino: “Mi spiace non aver realizzato il secondo gol: ho scelto la soluzione di forza ed ho esagerato, avrei dovuto piazzarla”. Alla fine Hamsik si lascia scappare un suo sogno proibito, chiamato Champion’s, ma subito poi ritorna coi piedi per terra : “La Champion’s è un sogno ma andiamo per gradi: un passo alla volta, una partita alla volta”. Un Natale felice sarà anche per Quagliarella, ormai sbloccatosi e punto fermo dell’attacco azzurro: “Sono felice. Quest’anno per la prima volta nella mia carriera non vado di fretta dopo l’ultima partita di Natale: non devo prendere aerei, sono già a casa mia.” Lo scugnizzo di Castellammare si sofferma poi sul gol e sul periodo positivo personale e della squadra: “Il merito del gol è quasi tutto di Bogliacino: mi ha servito un pallone da spingere dentro, tutto qua. E’ un bel momento per l’intera squadra. Noi però preferiamo restare con i piedi per terra: i tifosi hanno il diritto di sognare e pensare all’Europa, ma è anche vero che la classifica è molto corta: con due vittorie ti ritrovi in zona Champion’s, certo, ma basta perdere due partite per finire in zona retrocessione. All’improvviso così. I conti li faremo alla fine.” Non entusiasta del gioco ma sicuramente felice per la vittoria e per l’impegno profuso per la squadra Walter Mazzarri, che già si sente un po’ napoletano quando gli chiedono della classifica e della posizione del suo Napoli: “Sono diventato scaramantico come i napoletani e la classifica non la guardo. Questo è un anno di transizione per noi e l’unico obiettivo deve essere migliorarsi partita dopo partita. Ogni appuntamento è una finale per noi e dovremo affrontarla al massimo. Però è chiaro, sono contentissimo dopo questa vittoria perché abbiamo superato un avversario reduce da tre successi consecutivi. Ci metterei la firma per ripetere nel 2010 i risultati ottenuti in questa prima fase anche perché ho preso la squadra in corsa e non ho avuto modo di allenare questi giocatori in estate. Infine Mazzarri chiude facendo riferimento al mercato azzurro, che inizialmente dovrà badare allo sfoltimento della rosa: “Ho dato indicazioni a De Laurentiis, il confronto con lui ed il ds Bigon è quotidiano. Una rosa di 2 giocatori è eccessiva, ne bastano 18 dato che siamo impegnati in una sola competizione: potrò così tenerli tutti sulla corda. Dobbiamo sfoltire l’organico, dando a chi non è contento la possibilità di giocare.” Euforico anche il presidente De Laurentiis che elogia la squadra e Mazzarri, e annuncia nuovi acquisti, puntando soprattutto sui giovani: “Mi piace la mentalità operaia della squadra. Qui non vi sono soltanto fuoriclasse, altrimenti alle nostre spalle ci sarebbe lo sceicco Mansour, il proprietario del Manchester City. Bisogna prender calciatori diciassettenni e lanciarli in campo. Non avranno esperienza, ma se hanno attributi e coraggio perché non farli giocare? Mi piacerebbero altri giovani fuoriclasse come uno dei nostri: Hamsik è stato subito Hamsik”. Il presidente annuncia poi l’arrivo di un tornante sinistro, che copra una volta e per tutte quel buco: “Ci manca un uomo a sinistra, che è fondamentale per migliorare la classifica. Cercheremo di sanare questa mancanza nel mercato di gennaio. Mazzarri ha poi carta bianca per migliorare la squadra come crede. Il presidente fa poi un passo indietro, dimostrando grande umiltà e riconoscendo i suoi errori nella scelta di Donadoni: “Donadoni è un perfetto gentiluomo ed un grande professionista, ma probabilmente va bene per un altro tipo di squadra, più inglese e meno sudista, meno ricca di aspettative da parte del pubblico sul piano immediato come può essere Napoli. Ho deciso in prima persona anche su Mazzarri e non mi sono sbagliato. Lui lavora e vuole che i giocatori facciano altrettanto. Cerca di creare una squadra a sua immagine e somiglianza. Contro il Chievo la prestazione non è stata brillante e dobbiamo avere coscienza che occorre migliorare. Comunque io vorrei sempre giocare male e vincere per 2-0.” Mastica amaro l’allenatore veronese Di Carlo, che accetta il verdetto del campo lanciando però qualche frecciatina al gioco azzurro: “Una squadra che occupa questa posizione di classifica, dopo 10 partite senza sconfitte, ha qualità. Però, a rileggere la gara giocata contro il Chievo, c’è da rilevare che nel primo tempo dopo il rigore di Hamsik gli azzurri non hanno fatto un tiro in porta. Mazzarri ha ottenuto il massimo risultato col minimo sforzo: i nostri avversari hanno saputo recuperare palla e ripartire. Detto questo, vanno sottolineati i meriti di una formazione che lotterà per i primi sei posti. Al Napoli vanno fatti i complimenti sotto l’aspetto della concretezza ma non del gioco: perché qui avremmo noi meritato qualcosina in più.”
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET