Ore 11.30, Donadoni entra a Castelvolturno, in quello che sarà il suo ritrovo per i prossimi due anni e mezzo. Il nuovo tecnico del Napoli, accompagnato da Marino, presiede alla conferenza stampa che, fino ad allora, aveva avuto come unico protagonista De Laurentiis. Il presidente, rientrato ieri dagli Stati Uniti, si è incontrato con il direttore generale partenopeo e l’ex ct della Nazionale a Roma, dove è stato raggiunto l’accordo dopo un lungo confronto. Don Aurelio ha spiegato alla stampa i motivi della sua scelta: “Ho ripensato più e più volte al da farsi. La sconfitta con la Lazio mi ha convinto che una sterzata era necessaria. Nei cinque anni trascorsi con Reja abbiamo vissuto alcuni momenti di difficoltà, ma l’abbiamo sempre sostenuto, rifiutando le sue dimissioni”. E’ noto che l’allenatore goriziano avesse deciso di lasciare tutto dopo la sconfitta nella finale di Avellino, ma la società volle puntare ancora su di lui per la rinascita azzurra. Ora la crisi era troppo profonda, De Laurentiis doveva far qualcosa: “Era necessaria una sterzata, lo spogliatoio non era compatto e non sosteneva più il mister. Avevo paura che la squadra continuasse a vagare allo sbando. Con Donadoni avevo parlato molto tempo fa, negli ultimi anni l’ho sempre seguito con interesse, contattandolo diverse volte per chiedergli di tenersi pronto a subentrare. Tra lui e la società la trattativa è stata tranquilla, un normale negoziato come tanti altri”. Reja ha voluto salutare tutti questa mattina, presso l’Holiday Inn, l’albergo di Castelvolturno dove ha risieduto in questo lungo lustro. Una bottiglia di spumante per festeggiare gli importanti traguardi raggiunti con il Napoli, un arrivederci con la società schietto e sincero: “La decisione di lasciare la panchina è stata presa di comune accordo con il presidente e Marino. Mi dispiace aver rovinato un progetto co sì valido con due mesi di insuccessi. Lasciare Napoli è doloroso, ma per il bene della squadra doveva cambiare qualcosa”. Reja non abbandonerà il Golfo, i contatti con la società non verranno meno, a cominciare dal suo successore. Donadoni infatti ha già annunciato che, prima di iniziare questa nuova e stimolante esperienza, vorrà avere un dialogo con chi l’ha preceduto: “Parlerò con Reja e i giocatori, voglio capire che materiale umano avrò a mia disposizione. Dal punto di vista tecnico la squadra è indubbiamente importante, ma parlare adesso di Europa sinceramente è fuori luogo. Arrivo in una piazza importantissima, la quarta in Italia per numero di tifosi. Gli stimoli non mancano, l’obiettivo è raggiungere traguardi importanti a lungo termine. Per questo ho sottoscritto un contratto di due anni e mezzo. Non ho paura dei paragoni che verranno fatti tra il mio Napoli e quello di Reja. D’altronde un’esperienza simile l’ho già vissuta in Nazionale, quando ho dovuto sostituire l’allenatore campione del mondo”. La speranza dei tifosi è che l’ex centrocampista del Milan, protagonista dell’era d’oro targata Sacchi, ottenga sotto il Vesuvio quei successi che invece non hanno accompagnato il periodo sulla panchina dell’Italia.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET