De Laurentiis gode del primato del Napoli e punge la Juventus: “Preoccupati e nervosi, lo sarei anche io. Se serve a gennaio arriverà Inglese“.
E’ un De Laurentiis consapevole del suo Napoli quello che, intervistato dal ‘Corriere della Sera’, commenta il primato in classifica e manda qualche frecciata ai rivali della Juventus.
“Sono legittimamente preoccupati, un po’ nervosi. Lo sarei anche io al posto loro. Dopo aver vinto sei scudetti, oggi possono porsi il problema della continuità ulteriore. Non avrei venduto calciatori come Pogba e, ultimo, Bonucci. Anni fa avevano Del Piero, Pirlo. Insostituibili”.
Il presidente del Napoli però preferisce non sbilanciarsi sulle chances Scudetto:
“Rispetto allo scorso anno abbiamo più certezze, ma i conti li faremo a marzo. Abbiamo perso Milik ma stavolta potrebbe rientrare già a inizio anno, altrimenti c’è Inglese che in caso di necessità arriverà a gennaio“.
Riguardo alla questione portiere De Laurentiis ribadisce:
“L’agente di Reina mi ha chiesto tre anni, ma sinceramente per il fatturato del Napoli sarebbe stato un lusso. Preferisco valutarlo ancora stagione per stagione e si può sempre cambiare idea. Volevamo Szczesny, ma non voleva stare dietro Pepe”.
Nienti drammi neppure sul possibile addio di Sarri:
“Resto innamorato del mio tecnico, lo terrei con me altri dieci anni. Se però vorrà andar via, ce ne faremo una ragione. E troveremo un altro come lui”.
E chissà che l’altro non possa essere Di Francesco:
“Mi ha stupito la capacità di essere subito competitivo con una rosa che ha perso tasselli potenzialmente importanti. Allena a Roma, piazza complicata molto più di Napoli. Lì i tifosi sono più critici e meno innamorati della loro squadra. Veramente bravo”.
De Laurentiis infine dice la sua su campionato a venti squadre e VAR:
“La competizione non è veritiera. Ci sono club come il Chievo di Campedelli che hanno dimostrato di saper fare calcio, ma pure gente che viene su per il paracadute inventato da Lotito. VAR? Sento e leggo che secondo alcuni rallenterebbe le partite, invece sono piccole soste che danno aria al cervello di tutti. Arbitri compresi”.