Il presidente è sicuro della permanenza di Higuain a Napoli: “Ho messo i soldi sul tavolo… “. Si fa difficile l’arrivo di Zielinski: “Accordo con l’Udinese ma non vuole venire“.
Il presidente De Laurentiis, intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, in tal senso non ha alcun dubbio e mette la mano sul fuoco riguardo alla permanenza di Higuain:
“Ho messo i soldi sul tavolo. Offerte non gliene sono arrivate e il Pipita è un uomo serio, quando finirà la Coppa America ci dirà. Sento che non tradirà l’affetto di Napoli”.
Deluso da Koulibaly:
“Credevo che fosse una persona perbene. Nel momento in cui mi rendo conto che tu ed il tuo procuratore non avete studiato i contratti firmati, la mia intolleranza diventa totale. Il Napoli stava per firmare nuove intese commerciali per utilizzare l’immagine di Koulibaly. La sua maglia ora è invendibile. Ha creato danni per milioni di euro e gli specialisti che ho interpellato stanno studiando la questione. Non vorrei che Koulibaly debba lavorare a vita per rimediare”.
Conferma l’accordo raggiunto con l’Udinese per Zielinski ma:
“Mi sembra che il ragazzo stia facendo il possibile per non venire. E’ successo anche in passato di trovarsi di fronte a situazioni difficili, ma chi ha rifiutato Napoli l’ha fatto perché non ha avuto modo di conoscerla, di apprezzarne la bellezza, la gente, la cultura”.
Il presidente confessa un grande rammarico di mercato:
“Così, al volo, mi passa per la testa Vidal, al quale rinunciai per mia scelta. Dovevamo decidere chi prendere tra lui e Inler: ne avessi saputo di più, per esempio che all’interno dello stesso ruolo vanno integrati elementi con caratteristiche diverse, li avrei presi entrambi”.
Ribadisce l’assoluta sintonia col tecnico Sarri:
“Mi piacerebbe aver più tempo a disposizione, per incastrarlo negli spazi vuoti di Sarri e parlare con lui di calcio, studiare”.
Per la prossima stagione il presidente non pone limiti al suo Napoli e rivela:
“Mi piacerebbe vincere sia lo Scudetto che la Champions, per regalare una gioia così prepotente ad una città che deve mantenere il proprio equilibrio tra terra di fuochi, monnezza ed il sopruso dilagante”.
Esclude decisamente una futura vendita del club:
“Ci sarà un giorno in cui potrei spostarmi e lasciare che le responsabilità maggiori ricadano sui miei figli. Ma la famiglia De Laurentiis non lascerà il Napoli”.
Orgoglio presidenziale:
“Quando arrivai, non ereditai il Napoli, ma una tifoseria straordinaria che mi ha dato la forza di non abbandonare nei momenti difficili. Se riesci ad approdare in Champions, partendo dalla C, in così breve tempo, vuol dire che ci sono valori in ciò che fai.
Noi siamo stati capaci di cogliere questi risultati, pur nel rispetto del fair-play finanziario. Colmare il gap tra il Napoli e i fatturati dei club che contano è il mio goal decisivo. E’ difficile, perché c’è una distanza che va dai 260 milioni in su ed a questi livelli diventa complicato competere”.