Un presidente concreto, ma al tempo stesso sognatore e visionario. E’ questo Aurelio De Laurentiis, bravo nel saper gestire la società azzurra nonostante la crisi che attanaglia il sistema italiano ma desideroso di operare in un calcio nuovo, completamente diverso da quello attuale. Il patron azzurro ha parlato di entrambi gli aspetti in una intervista rilasciata questa mattina. Questo quanto affermato:
“Sogno un calcio nuovo, che vada concentrato laddove c’è storia del football ed economia da sviluppare intorno ad esso. Un universo che offra spettacolo, con un campionato continentale, che vada a sostituire la Champions ed elimini l’attuale Europa League, sparso tra Spagna, Inghilterra, Francia, Germania e Italia e che faccia di ogni partita un’attrazione. Il rinnovamento è quotidiano, chi si ferma è vecchio. E poi, c’è già disparità. L’automobilismo ha la Formula 1, la Formula 2, la Formula 3: e pure noi – ma forse non ce ne vogliamo rendere conto – abbiamo società che viaggiano a diverse velocità. Eppure continuiamo a lasciarle gareggiare assieme. Tanto per dirne un’altra, la nostra Serie A va portata a sedici squadre. Tornando al Napoli e parlando di mercato, devo dire che non è giusto cercare sempre il nuovo acquisto, alla gente vanno spiegate le dinamiche: i fans sono abituati a ragionare innanzitutto con il cuore e l’attaccamento alla maglia, la voglia di primeggiare, spingono per le novità. Secondo me basta invece essere sinceri, illustrando le strategie: si compra quel che serve, non per il gusto di farlo. Noi avevamo e abbiamo un piano e lo rispettiamo: e tenete presente che nel solo 2012, al capitolo uscite, sono stati addebitati ventinove milioni di euro serviti per avere Vargas, Gamberini, Behrami e di acquisire pienamente Pandev, che mi pare un calciatore di fascia elevatissima”.
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET
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La domanda a questo punto doveva essere:
Per fortuna il 31 agosto è ancora lontano e la trama del film può darsi debba ancora finire di svilupparsi. Speriamo.