Il 2-0 alla Roma di sabato ha riportato definitivamente il sereno sul Napoli. Una delle chiavi è la posizione più arretrara confezionata da Benitez per Hamsik.
Una volta c’era un Napoli brutto, spento, senza un’anima. Ora c’è questo Napoli, che tiene la Roma legata a una sedia senza permetterle il minimo movimento, facendo nel frattempo il bello e cattivo tempo. Tempo utile alla metamorfosi? Meno di due settimane. E ora, nell’ambiente azzurro, l’entusiasmo è nuovamente quello dei bei tempi.
La prestazione impeccabile di sabato, condita da un 2-0 che non fotografa compiutamente l’andamento della gara, è una di quelle che possono rappresentare la svolta di una squadra. E di un campionato. Perché se i giallorossi ora si interrogano sui propri black-out imprevisti e assoluti, il Napoli inizia a ripensare a obiettivi che parevano ormai sopiti sotto una coltre di diffidenza.
La classifica è di nuovo rosea, anche se i punti persi fino a questo momento gridano ancora vendetta: la Juventus è a 7 lunghezze, ma proprio la Roma è scesa a 4. E di fronte c’è un campionato intero, praticamente. E allora perché non andare a ripescare dal cassetto una parola, scudetto, che negli ultimi anni i tifosi azzurri hanno imparato nuovamente a pronunciare?
Sì, qualcosa è cambiato. Anche all’interno dello spogliatoio, rinvigorito da sabato ma anche dal set vinto col Verona, soltanto 3 giorni dopo l’amarezza e le tensioni di Berna. Contro i gialloblù fu una reazione rabbiosa alle polemiche e alla sfiducia che circondava la squadra; con la Roma è la dimostrazione che Callejon e compagni, se vogliono, possono davvero stare là in alto.
E poi c’è un Hamsik finalmente ritrovato. Lo slovacco ha colpito un incrocio dei pali a porta vuota, ma si è distinto per gioco, accelerazioni, transizioni dal centrocampo all’attacco, prima di lasciare il campo tra gli applausi nel secondo tempo. Il tutto giostrando qualche metro pià arretrato rispetto al solito, in mezzo al campo invece che sulla trequarti.
C’è anche lui, capace di creare superiorità numerica costante nel reparto nevralgico di Garcia, tra i segreti della rinascita napoletana. Una situazione, quella di Hamsik, che simboleggia a ben vedere quella del Napoli: partendo da dietro, entrambi sperano di fare grandi cose. In campo come in campionato.
