Dopo la passata stagione in cui Cannavaro è stato uno dei principali protagonisti della cavalcata che ha portato il Napoli in Europa sembrava scontato il rinnovo del contratto che scade esattamente tra un anno. Invece tra società ed il giocatore ci sono stati i primi intoppi mesi fa. Qualche scambio di opinione, incomprensioni, fino ad arrivare allo scontro aperto di questi ultimi giorni.
Ecco le parole di 2 giorni fa del presidente: “Cannavaro se vuole rinnovare bene, altrimenti per lui c’è il circo di Dubai che lo aspetta. Non posso sfasciare una squadra per un solo calciatore. Se è così innamorato del boato del San Paolo firmi il contratto senza tante storie”.Come al solito il presidente va dritto al nocciolo del problema, affronta le questioni senza giri di parole e non ha peli sulla lingua. Così come non ne ha Cannavaro. Garbata ma secca anche la sua risposta: “Sono amareggiato per le parole di De Laurentiis. Sono sceso in serie B per giocare col Napoli e non sono un mercenario. Non ho fatto richieste astronomiche, ho solo chiesto un adeguamento di contratto. Mi sento degradato, sono pronto a cedere la fascia di capitano a chi è altrettanto innamorato di questa squadra come lo sono io. La mia speranza è comunque quella di restare”.
Per il secondo anno consecutivo la calda estate napoletana diventa sempre più rovente. L’anno scorso furono scintille tra Lavezzi ed il patron azzurro per questioni contrattuali. Quest’anno la polemica, anche se più pacata, è tra il capitano ed il presidente.
De Laurentiis tuttavia ha sempre usato toni molto duri nei confronti dei giocatori quando c’erano problemi per il rinnovo contrattuale. Magari è una strategia del presidente, mostrare disinteresse per convincere il giocatore ad accettare le proprie condizioni. Ha avuto successo con Gargano e Lavezzi. Speriamo che sia così anche con Cannavaro, perché la nave azzurra non può perdere il suo capitano ora che si rappresenta a varcare i confini dell’Europa.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET