Il Napoli 2007-2008 era un ammazzagrandi al San Paolo, ma il rendimento esterno lasciava molto a desiderare. Quest’anno le cose erano iniziate diversamente, nelle prime giornate gli azzurri si imposero in casa di Bologna e Lazio. Poi il buio, suggellato da sei sconfitte consecutive in giro per l’Italia. Stasera ci sarà il “Barbera” ad attendere Lavezzi e compagni, negli ultimi quattro turni la vecchia “Favorita” ha regalato ai rosanero altrettante vittorie. Il Palermo di Ballardini è in netta risalita, ma i recenti stop con Roma e Genoa in trasferta hanno un po’ smorzato la rincorsa siciliana verso le vette della classifica. Miccoli sarà quasi certamente della partita, anche se non al meglio. Indisponibili Liverani e Carrozzieri. E il Napoli? Partito ieri in ritardo da Capodichino per consentire a Datolo di aggregarsi al gruppo, si prepara ad affrontare un posticipo molto insidioso, dovendo centellinare le forze dopo lo sforzo supplementare del turno di Coppa Italia. Reja ha fatto un’insolita conferenza stampa in una stanza dell’aereoporto. E’ apparso un pò cupo, probabilmente pensieroso sulla formazione. Il tecnico goriziano ha mischiato le carte, con gli allenamenti in settimana a porte chiuse. L’unica certezza è l’esclusione di Datolo dai titolari, l’argentino è troppo stanco a causa delle trasvolate intercontinentali. Non c’è un unico modulo da adottare per l’allenatore partenopeo, i suoi giocatori hanno caratteristiche tali da potergli consentire variazioni in corsa anche durante il match. Marino ieri ha espresso un suo parere: l’alternanza Denis-Zalayeta non giova a nessuno dei due, hanno bisogno di giocare con continuità. Per il direttore generale le preferenze vanno all’attaccante argentino, discreto investimento della società nell’ultima campagna acquisti in estate. Il Napoli è apparso discretamente in salute contro la Juventus, ma 120 minuti di gioco potrebbero poi rivelarsi fatali per la tenuta atletica della squadra questa sera. Reja non vuole sentire più ragioni, non si può tornare ancora una volta a casa a mani vuote. Un colpo esterno rilancerebbe alla grande le ambizioni europee degli azzurri, ma alle parole devono far seguito i fatti.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET
