Finisce 2-1, decidono Insigne e Higuain, il Napoli supera la Fiorentina al San Paolo al termine di un grande match e rimanda i viola negli inferi!
Il Napoli soffre e vince contro una Fiorentina perfetta per un tempo e mezzo. Decidono la partita le giocate dei fuoriclasse: da Hamsik, a Insigne, fino ad arrivare ad Higuain. Fiorentina sempre prima in classifica in attesa di Inter-Juventus.
Squadra che vince non si cambia ed infatti Sarri conferma uomini e modulo. Il Napoli è anche per ora la squadra che ha cambiato meno uomini: soltanto 18. Davanti a Reina, Hysaj a destra, Ghoulam a sinistra e la coppia Albion Koulibaly nel mezzo. Ancora posto per Jorginho coadiuvato dalle due mezzali Hamsik e Allan. Insigne, Higuain e Callejon completano l’11 formando il tridente pronto a colpire una delle migliori difese del campionato.
Sousa non si discosta dal suo camaleontico 3-4-2-2 alternando però alcuni interpreti. Infatti davanti a Tatarusanu viene schierato Tomovic come terzo di destra, al fianco di capitan Gonzalo Rodrigues e Astori. Sugli esterni intoccabili Blaszczykowski e Alonso, mentre sulla mediana ancora panchina per Mario Suarez, che lascia il posto al sorprendente Badej, in coppia con Vecino. Da segnalare solo panchina per Ilicic sostituito da Bernardeschi che si schiera sulla stessa linea del jolly Borja Valero. Lì davanti non può mancare Kalinic fresco di ritorno al gol anche con la nazionale croata.
Il Napoli è la squadra di Seria A che più volte ha recuperato palla nella metà campo avversaria ed è proprio per questo che risulta evidente sin dalle prime battute come Sousa abbia preparato la partita cercando di tenere e gestire il possesso saltando il primo pressing per poi allargare il campo. Confermato l’assetto camaleontico che prevede cinque giocatori offensivi in fase di possesso, o di primo pressing, che vanno così a pareggiare gli uomini difensivi avversari; mentre in fase difensiva si disegnano a quattro dietro, con Tomovic e Alonso terzini, e quattro a centrocampo. Latitano le occasioni eccetto un ottimo diagonale di sinistro di Blaszczykowski che al 16’ segna a tabellino il primo vero tiro in porta. Dopo cinque minuti da segnalare anche il tiro un po’ troppo pretenzioso di Hamsik sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Gli uomini di Sarri sembrano non riuscire ad imporre il loro tipico gioco soprattutto perché in difficoltà nella lettura di alcune situazioni nel recupero palla. Il possesso fiorentino viaggia veloce e spesso Jorginho e Allan andando a vuoto sono costretti poi a correre all’indietro. Il migliore per i padroni di casa risulta essere Allan che a dispetto dell’andamento complessivo della partita riesce spesso a vincere situazioni di uno contro uno arrivando anche a far ammonire Astori in netta difficoltà su situazione di contropiede avversario. La Fiorentina in questa stagione ancora non ha ancora subito gol nella prima frazione di gara: numero confermato anche in questa gara.
Pronti via Hamsik trova la verticale alle spalle di un dormiente Tomovic che lascia passare Insigne: uno sguardo alla porta, tiro a giro sul secondo palo e gol. Serviva la giocata del campione per sbloccare una partita del genere. Il Napoli prende in mano il pallino del gioco insistendo con frequenti ed articolate combinazioni sulle fasce dove i toscani mostrano per la prima volta qualche indecisione nello scalare di posizioni durante la transizione difensiva. La partita si accende: la Fiorentina mette la testa fuori dal guscio con un magistrale contropiede guidato da Ilicic (subentrato per Bernardeschi) che serve Kalinic, poi murato da Reina. Al 55’ Alonso viene richiamato in panchina da Sousa che sposta così Blaszczykowski a sinistra, con Tomovic a destra sulla linea dei centrocampisti a dare aiuto al subentrante Roncaglia. Pochi minuti dopo dentro anche Mertens per Insigne, ancora non al meglio della forma fisica. Fiorentina che per la prima volta in stagione si trova a dover recuperare uno svantaggio. Ancora occasioni da gol per il Napoli. entrambe partite dai piedi di Callejon che prima spreca e poi sfiora il gol capolavoro.
Nel momento migliore dei partenopei arriva il gol della Fiorentina. Ilicic spalle alla porta trova di prima un pallone che scavalca la linea difensiva azzurra. L’assist arriva puntuale per Kalinic che al volo incrocia. Ed è proprio nei momenti fondamentali della stagione che i veri leader devono prendersi la squadra sulle spalle. Higuain forse vero leader non lo è mai stato, ma quest’anno la storia è diversa, ed il 2-1 ne è la prova più evidente. Il Pipita strappa di forza un pallone sulla propria trequarti e si ripropone come un fulmine nello spazio: uno-due con Martens e per Tatarusanu non c’è nulla da fare. Sousa tenta il tutto per tutto, fuori Tomovic, dentro Babacar. Il Napoli conclude la partita con una pressione alta che ha il sapore della grande squadra, capace di giocarsela con tutti e con una mentalità che sembra tanto sinonimo di maturità. Dall’altra parte i vola risultano troppo confusionari nel tentare di acciuffare il pareggio quasi come ancora non siano pronti a prendersi responsabilità individuali così grandi da decidere una gara.
Se questa è la partita che poteva designare una seria candidata allo scudetto sicuramente il Napoli risulta vincitrice, eppure nessuna delle due squadre ne esce ridimensionata. Il Napoli conferma l’enorme qualità delle sue individualità e una difesa che di reparto riesce ormai a soccombere alle proprie lacune tecniche. Dall’altra parte la Fiorentina, dopo un eccellente primo tempo ed un grande pareggio, dimostra di non esser abituata a dover inseguire risultato, pallone e soprattutto avversari. La sensazione è che da qui in poi comincerà il vero campionato per entrambe le squadre, coscienti entrambe delle proprie possibilità e degli aspetti da migliorare. E se Napoli Fiorentina è stata una delle più belle partita di inizio stagione allora questo non potrà che essere uno dei campionati più emozionanti e combattuti degli ultimi anni.
#Napoli i calciatori azzurri sotto la curva cantano con i tifosi dopo #NapoliFiorentina @sscnapoli @PReina25 pic.twitter.com/mWO4JED6zE
— Serie A TIM (@SerieA_TIM) October 18, 2015