Nonostante il diluvio che si è abbattuto ieri sera al San Paolo di Napoli, la cornice di pubblico era sempre quella delle grandi occasioni. Non è servito neanche il gemellaggio a frenare questo Napoli che macina gioco con continuità e carattere che con il pareggio di ieri, contro un Genoa che ha pensato solo a difendersi, ha allungato la striscia positiva di risultati da quando c’è Mazzarri e a non perdere mai di sera da quando De Laurentiis è presidente. Mazzarri sceglie il solito 3-5-2 con Denis al posto dell’infortunato Lavezzi, che proprio in questi giorni ha dichiarato amore a Napoli con il prolungamento del contratto. Sin da subito il Napoli fa capire al Genoa che non ci sarà possibilità di divertirsi, infatti al 3’ Cannavaro si rende protagonista di una chiusura da leader della difesa, che ancora una volta ha dimostrato il suo valore restando imbattuta nelle ultime sei giornate di campionato. Al 4’ Dainelli rischia un autogol, ma per sua fortuna il pallone va a finire sul palo per poi uscire. Dopo qualche minuto, l’arbitro Morganti prima ammonisce Aronica e poi fischia un fallo contro Denis tra l’imbarazzo di tutti, ma questo sarà solo l’inizio di una lunga serie di errori del direttore di gara. Al 17’ unica nota rossoblu con Criscito che impegna De Sanctis su una punizione da lontano. Dopo un po’ sarà invece Quagliarella ad impegnare in due tempi un incerto Amelia. La prima azione importante del Napoli arriva al 26’ quando Denis ben servito da Hamsik, si libera del suo diretto avversario, ma spara alto sulla traversa. Al 42’ si vede l’azione più bella della partita che vede come protagonista il migliore in campo, Paolo Cannavaro, che dopo aver chiuso una triangolazione, colpisce verso la porta del Genoa ma è la traversa a dirgli di no. Dopo 2 minuti di recupero le squadre vanno negli spogliatoi tra i fischi del San Paolo tutti rivolti all’arbitro che non ne aveva presa una giusta neanche per sbaglio e ammonendo Aronica e Quagliarella che essendo diffidati salteranno la dura trasferta di Udine. Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo, infatti dopo 3 minuti di gioco ancora Denis liberato da Hamsik può colpire in porta, ma questa volta è Amelia a superarsi. Al 54’ è proprio Hamsik che ci prova con un bel tiro da fuori, ma la palla esce di poco con Amelia battuto che non poteva far altro che guardare e sperare che quella palla andasse fuori. Gasperini non ci sta a vedere una sola squadra in campo e subito inserisce Sculli e Acquafresca al posto dei deludenti Suazo e Palacio. Invece nel Napoli esce Grava per dar spazio a Dossena che darà un spinta maggiore su quella fascia. A negare i tre punti al Napoli ci pensa Morganti che insieme ai suoi assistenti, sono gli unici a non vedere il fallo di mano in aria di rigore del difensore Dainelli. A dieci dalla fine Mazzarri inserisce Bogliacino al posto di uno stanchissimo Denis per non dare punti di riferimento ai difensori genoani. Al 90’ ancora Amelia deve tirare un sospiro di sollievo quando il colpo di testa di Quagliarella aveva dato l’illusione del goal al pubblico del San Paolo. Nei 4 minuti di recupero sarà il solo Cigarini a provarci dai trenta metri, ma la palla sorvola la traversa e va fuori. Triplice fischio e ai napoletani resterà l’amaro in bocca per aver dominato tutti i 90 minuti e aver guadagnato solo un punto in classifica.
Mirko Girone NAPOLICALCIO.NET