Napoli-Genoa 1-1: capolavoro Higuain, poi Calaiò ex al veleno pareggia, 2 punti persi

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Uno splendido tocco sotto di Higuain sblocca il ‘Monday Night’ tra Napoli e Genoa. Azzurri pericolosi più volte, ma l’ex Calaiò gela il San Paolo con una gran punizione.

Il Napoli frena in casa nell ‘Monday Night’ di Serie A contro il Genoa e perde ancora terreno dalla Roma. Buona partenza azzurra con i quattro temibili attaccanti: la sblocca il solito Gonzalo Higuain, autore di un delizioso ‘cucchiaio’ a scavalcare Perin in uscita bassa.

La squadra di Benitez sfiora più volte il raddoppio con lo stesso ‘Pipita’ e con uno scatenato Mertens, ma i rossoblù si rendono pericolosi quando riescono a partire in contropiede. Nella ripresa il ritmo cala e gli ospiti pescano il jolly con una splendida punizione dell’ex Calaiò.

FORMAZIONI – Rafa Benitez sceglie Hamsik nel ruolo di trequartista centrale alle spalle di Higuain, parte dunque dalla panchina Pandev. Dal primo minuto anche Callejon e Mertens, con Insigne pronto a subentrare a partita in corso. Le geometrie di Jorginho affiancano il dinamismo di Behrami a protezione della difesa. La coppia centrale è formata da Fernandez e Albiol, con Reveillere che gioca a destra al posto di Maggio e Ghoulam a sinistra. Reina rileva l’infortunato Rafael tra i pali.

Gasperini non modifica il suo classico 3-4-3 e rilancia Giuseppe Sculli nel tridente offensivo, accanto a Gilardino e Konatè. Antonelli viene dunque arretato a sinistra sulla linea dei centrocampisti, con Motta che copre l’out di destra. Matuzalem e Bertolacci al centro. De Maio guida il trio di difesa, completato da Burdisso e Antonini.

Gonzalo Higuain
Gonzalo Higuain

PRIMO TEMPO – Il match del San Paolo parte subito su ritmi decisamente elevati, con le due squadre che si affrontano a viso aperto senza troppi tatticismi. Dopo quattro minuti Gonzalo Higuain scalda i motori e prende la mira con una bella girata dal limite, che sfiora il palo. A fargli compagnia uno scatenato Mertens, letteralmente imprendibile nell’uno contro uno: il belga cerca più volte il destro a giro da fuori area e va vicinissimo al goal. Il vantaggio arriva però al 18′, quando il ‘Pipita’ raccoglie un bellissimo assist di Hamsik in area e tira fuori dal cilindro un ‘cucchiaio’ morbidissimo che scavalca l’uscita di Perin.

A questo punto il match si accende, con il Genoa che reagisce subito ed il Napoli che cerca l’immediato raddoppio. Prima Konatè si vede ribattere sulla linea un diagonale da Fernandez, poi lo stesso Higuain fa la barba al palo con un potente destro da fuori. Poco dopo la mezz’ora Mertens cerca l’eurogoal da distanza siderale tra i convinti applausi del San Paolo, ma Konatè fa venire i brividi al popolo azzurro con uno stacco di testa da ottima posizione, deviato in angolo da Reina. Si va al riposo con il vantaggio partenopeo, ma il Grifone dà la sensazione di poter far male.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Napoli sembra meno brillante ma il match resta equilibrato, con i quattro uomini offensivi di Benitez sempre pronti a far male nella metà campo avversaria. Il ritmo cala notevolmente ma Callejon ha sul destro l’occasione del potenziale raddoppio, trovando sulla sua strada un provvidenziale intervento di Antonelli. Pochi minuti più tardi Sculli fa tremare il pubblico di casa con un diagonale da ottima posizione, che esce di pochissimi centrimetri alla sinistra di Reina.

Gli uomini di Benitez accusano un calo fisico e cercano di controllare il match aumentando il possesso palla, con Gasperini che gioca la carta Calaiò per un Genoa totalmente sbilanciato in avanti. Ed è proprio il grande ex della gara che pesca il jolly a pochi minuti dal termine: punizione magistrale da fuori area e palla all’incrocio, che gela il San Paolo. Nel finale i padroni di casa non riescono a trovare nuovamente la via del goal nonostante gli innesti di Insigne e Pandev, il Grifone strappa un punto d’oro e la formazione partenopea frena ancora tra le mura amiche.

LA CHIAVE – Da una parte la classe infinita di un campione come Higuain, dall’altra un incredibile jolly pescato proprio dall’ex di turno. Due perle che decidono il risultato di questo match, nel mezzo troppe occasioni fallite da una parte e dall’altra. Nel finale risulta decisivo il calo fisico dei padroni di casa, incapaci di chiudere un match in discesa.

MOVIOLA – Due brutte entrate di Sculli e Matuzalem nel primo tempo: in entrambi i casi poteva starci un provvedimento più severo, ma l’arbitro estrae soltanto un giallo per il brasiliano. Nessun altro episodio degno di nota.

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