Nelle due partite del Napoli targato Donadoni, anche se non è arrivata la vittoria attesa da tempo, qualcosa è indubbiamente cambiato. Innanzitutto con la Reggina gli azzurri hanno interrotto la striscia negativa fuori casa di otto sconfitte consecutive, poi sono riusciti a mantenere la porta inviolata dopo dieci partite proprio contro il Milan che negli ultimi tempi era una macchina da gol. Ma al di là dei numeri e delle statistiche è il modo di stare in campo e di interpretare la partita da parte del Napoli che fa finalmente essere un po’ più ottimisti. Se la trasferta di Reggio Calabria poteva dare poche indicazioni, considerando che Donadoni era arrivato da 2-3 giorni, invece la partita col Milan ha dato risposte più veritiere, dato che il tecnico bergamasco ha potuto lavorare per più tempo. La prossima pausa giunge a pennello per far assimilare ai ragazzi azzurri il nuovo modulo ed i nuovi movimenti. Contro il “suo” Milan Donadoni propone il 3-5-2, modulo tanto caro a Reja, ma interpretato in maniera diversa. La difesa ha giocato più concentrata e più alta, coperta da un centrocampo aggressivo guidato da Blasi, tornato il gladiatore di un tempo, mettendo spesso gli attaccanti del Milan in fuorigioco, tattica finora sconosciuta ai difensori partenopei. Una nota di merito poi va data alle due fasce, Mannini e Grava: il primo è stato il migliore in campo tramutando la sua rabbia per l’ingiusta squalifica in furore agonistico e denotando una condizione fisica brillante, il secondo ha mostrato attaccamento alla maglia e grande professionalità giocando un’ottima partita da titolare dopo mesi passati in panchina. Infine Lavezzi ha giocato più vicino alla porta, anche se Donadoni dovrà chiedere ai suoi di essere più cattivi e cinici sottoporta (magari a Zalayeta fischieranno le orecchie). Si è rivista finalmente una squadra con la “esse” maiuscola, viva e vogliosa di ritornare quello splendido team che tutti ammiravano ed esaltavano al punto tale da essere definita da Lippi la formazione che praticava il calcio più spumeggiante di tutta la serie A.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET