Ma era davvero il Napoli quello che abbiamo piroettare sul prato verde del San Paolo? Era davvero la squadra che solo pochi giorni prima faceva rodere il fegato ai tifosi con la mentalità sparagnina e difensivista ordita dal suo tecnico? La risposta è si. Svegliatevi tutti, non è un sogno. Gli azzurri di Reja hanno davvero battuto la corazzata Inter, quell’Inter che prima di stasera non aveva mai sortito una battuta d’arresto. E’vero che stasera a scendere in campo a Fuorigrotta è stata una squadra rabbrecciata per le numerose assenze ed il massiccio turnover ordito da Mancini in chiave Champion’s, ma nulla toglie ai meriti del Napoli che ha letteralmente schiacciato i meneghini nella loro metà campo, rischiando addirittura di stravincere se il guizzo felino di Julio Cesar non avesse ipnotizzato Zalayeta dal dischetto ed il generosissimo Lavezzi avesse avuto la lucidità di inizio match per servire al terminale offensivo dell’attacco due palloni d’oro su azioni di contropiede. E’un Napoli che contro le grandi si esalta, e che proprio contro le grandi, contrariamente ai favori del pronostico, proverà a costruirsi una salvezza che oggi appare più vicina. Formazione tipo per Reja con il solo Contini a sostituire lo squalificato recidivo Domizzi, linea verde per Mancini, allenatore sopravvalutato che deve ancora imparare parecchio la delicata arte del turnover. La partenza degli azzurri è bruciante: dopo sessanta secondi, cross di Savini, Lavezzi non ci arriva. Ma dopo pochi minuti i sessantamila cuori del San Paolo possono liberare il loro urlo di gioia: Contropiede del Napoli con Lavezzi, Cesar esce al limite dell’area anticipando l’argentino coi piedi, ma la palla giunge a Zalayeta che dal limite con un pallonetto telecomandato a porta vuota insacca in rete. L’Inter non sembra in grado di reagire, ed il Napoli, anzichè rintanarsi nella propria metà campo come da Dna, tambureggia a spron battente: al quinto Mannini si incunea in area: chiuso da due avversari va a terra, per l’arbitro Rizzoli è tutto regolare. Al settimo contropiede del Napoli con Lavezzi che va via sulla sinistra, entra in area con una finta e controfinta si libera di Materazzi, poi il tiro in diagonale sul secondo palo termina di poco a lato. Il Napoli sta giocando molto bene, con grinta determinazione ed attenzione, cercando di prendere l’Inter in contropiede ed in velocità. Al 13esimo tiro dalla distanza di Blasi deviato dalla schiena di un giocatore dell’Inter per poco non diventa un assist per Lavezzi: sarà angolo sulla sinistra. Al 17esimo è ancora il Napoli a sfiorare il raddoppio: punizione battuta in area di Hamsik respinta di testa da Materazzi, la palla giunge fuoriarea a Contini che calcia al volo, con la sfera che termina ad un metro dalla porta difesa da Cesar. Al 21esimo prima azione di marca nerazzurra: tiro dalla distanza di Balotelli deviato da Santacroce in angolo sulla sinistra. Sul corner allontana Zalayeta, ma l’INter resta in attacco. Al 25esimo ancora il Napoli: tiro di Hamsik su contropiede del Napoli respinto coi piedi da Cesar, poi Zalayeta non riesce a mettere al centro. Non si contano più le occasioni avute dagli azzurri. Al 27esimo Lavezzi va via sulla sinistra, prova a crossare in area per Zalayeta che si era smarcato, ma Materazzi devia in angolo sulla sinistra. Sugli sviluppi del corner, strepitosa parata di Cesar su colpo di testa di Cannavaro, poi Mannini prova un’improbabile rovesciata, blocca Julio Cesar. Al 34esimo prova a rispondere l’Inter: percussione di Maicon dalla destra, entra in area e calcia sul primo palo con la palla che termina sull’esterno della rete. Poi prova Chivu su punizione: sinistro fiacco, parata facile per Gianello. Al 44esimo la beneamata rischia di combinare un altro pasticcio con Materazzi che rischia di segnare un clamoroso autogol, con Hamsik che dice che la palla era entrata, ma Cesar è stato bravissimo a togliere la palla dalla porta. Dal replay comunque la palla non è entrata. Savini aveva rubato palla ed era entrato in area dalla sinistra poi il suo cross era stato deviato nella propria porta da Materazzi, ma Cesar ci ha messo una pezza. Poco dopo, ultimo squillo azzurro del primo tempo: contropiede del Napoli con Hamsik che serve per Zalayeta entra in area e poi invece di passare a Lavezzi liberissimo sulla sinistra, tenta il tiro sul secondo palo, con la palla che termina a lato e Lavezzi disperato con le mani a terra. Diluvio di applausi per questo primo tempo del Napoli, che ha avuto diverse occasioni, ha speso tanto ed è in vantaggio solo per 1 a 0, con Cesar che ha salvato la propria porta in due occasioni con due interventi strepitosi. Nella ripresa la musica non cambia: al 49esimo Lavezzi va via in velocità sulla destra, entra in area e calcia mandando alto sulla traversa, mentre a centro area c’erano Zalayeta, Hamsik e Mannini che si disperano. Mancini si gioca il tutto per tutto approfittando dell’infortunio di Chivu: dentro Crespo, dal 4-4-2 si passa al 4-3-3. Tutto inutile. Minuto numero 52: Hamsik servito in area da Zalayeta vede il suo sinistro respinto da Cesar, poi la palla giunge al centro dove Lavezzi viene anticipato da Materazzi. Poco dopo Maicon tenta il tiro dalla distanza, liscia la palla in area Cannavaro per fortuna alle sue spalle c’è Contini che spazza. Al 61esimo clamorosa occasione fallita dal Napoli: contropiede del Napoli in 4 contro 1, ma Lavezzi non riesce a servire i propri compagni e l’azione sfuma. Poco dopo sono Hamsik prima, Lavezzi poi, a trovare i loro tiri dalla distanza ribattuti dalla difesa padana. La partita vive una fase di stanca, in cui comunque il Napoli non dà affatto l’impressione di soffrire. Al 73esimo, l’episodio che potrebbe chiudere il match: Gargano ruba palla su passaggio corto di un difensore dell’INter, Cesar esce e gli fa fallo, l’arbitro non vede ma poi su segnalazione del guardialinee assegna il rigore ed ammonisce Cesar. Rigore generoso? Forse, ma poco importa quando bisogna vincere a tutti i costi. Sul dischetto va Zalayeta, in vece dell’assente Domizzi: tiro angolato, ma grandissima parata di Julio Cesar che devia alla sua sinistra. Bisognerà soffrire, fino alla fine. Ma il Napoli non accusa il contraccolpo: all’81esimo contropiede del Napoli con Lavezzi che va via sulla sinistra, è da solo, resiste al fallo di Pelè, poi stremato cerca con l’esterno il passaggio per Zalayeta, ma Cesar esce e blocca a terra: ennesima occasione da gol sprecata per il Napoli. Prova poi a Savini a metterla in mezzo dalla fascia: prima Hamsik, poi Zalayeta non ci arrivano per un soffio. A 2 minuti dalla fine ancora un contropiede del Napoli con Lavezzi che serve per Zalayeta sulla sinistra ma viene fermato in angolo. Sul corner libera la difesa dell’Inter. Saranno ben 5 i minuti di recupero. Tanti forse, troppi. E il San Paolo rumoreggia. Ma poco importa, non c’è niente che possa sbarrare agli azzurri la strada dell’impresa. A complicare le cose ai nerazzurri ci pensa Rivas che tira il pallone addosso a Savini beccandosi un giallo e perdendo tempo prezioso. Al 95esimo il San Paolo è una bolgia: il pubblico è in visibilio, tutti i giocatori corrono a regalare le maglie ai tifosi restando in mutande, nello stadio si balla e si canta sulle note di “O surdato ‘nnamurato”. Il Napoli porta a casa un successo meritatissimo con una gara bellissima, forse la più bella fin qui disputata. Se proprio si vuole fare un appunto alla squadra di Reja è il fatto di non aver saputo chiudere l’incontro con le tante occasioni da gol avute, senza contare, poi il rigore che è stato parato a Zalayeta da parte di Cesar, autore di numerosi interventi salva risultato. E adesso, i punti di vantaggio sulla terzultima sono ben nove, con una Roma che domenica si presenterà al San Paolo per provare a riaprire il discorso campionato. Ma si sa, l’appetito vien mangiando…
C.Francesco Piantedosi
