Tagliaventus regala la vittoria al potere, basta! Tecnologia in campo al servizio della regolarità. Al San Paolo finisce 3-1 per i bianconeri: decisive le magie di Pogba, Caceres (in fuorigioco) e Vidal. Di Britos il momentaneo pareggio dei partenopei. Omaggio a Pino Daniele prima del via.
Tre goal al Napoli per lanciare un messaggio chiaro al campionato: la Juventus è sempre la capolista. Il 3-1 fianle porta le firme di Pogba, Caceres e Vidal e annichilisce i sogni di rimonta del Napoli e la speranza della Roma di restare quanto meno appaiata in vetta alla classifica. Niente da fare: i bianconeri di Allegri si riportano a +3 sui giallorossi e tornano ad espugnare il San Paolo dopo quindici anni. Una serata perfetta, quella di Tevez e compagni. Una vittoria meritata su un campo difficilissimo, contro un’avversaria che solo poche settimane fa l’aveva battuta in Supercoppa a Doha. Oggi l’epilogo è stato completamente differente.
Napoli è mille colori voi solo bianconeriOMAGGIO A PINO DANIELE – La serata del San Paolo si apre con le due squadre che entrano in campo sulle note di Napul’è di Pino Daniele.
Un tributo commovente del popolo partenopeo ad un artista che da queste parti mai dimenticheranno. Il primo tempo regala poche emozioni ma molta intensità. Le due squadre ci mettono cuore e polmoni ma il gioco stagna in mezzo al campo.
Per assistere alla prima occasione da gol bisogna attendere il quarto d’ora con Hamsik bravo a servire in profontià De Guzman che solo davanti a Buffon calcia incredibilmente alto oltre la traversa.
La clamorosa palla gol sprecata dal Napoli accende il match con i padroni di casa che prendono coraggio e spingono soprattutto sugli esterni. A rompere gli equilibri del match, però, è la Juve con Pogba che si accende improvvisamente e trova al 29′ un gol al volo di impressionante bellezza. La magia del centrocampista francese incenerisce il tentativo di Rafael di raggiungere il suo bolide e ammutolisce il San Paolo (per il numero 6 bianconero si tratta del terzo gol in cinque gare di Serie A contro il Napoli, suo bersaglio preferito).
La gemma di Pogba scatena la Juve che sfiora il raddoppio in chiusura di tempo con Caceres che, innescato da Tevez, prova un potente rasoterra che Rafael riesce ad arginare. La Juve chiude per la quarta volta di fila in vantaggio il primo tempo (11 volte su 18 in totale quest’anno in campionato).
JUVE SOLIDA E SPIETATA – Nella ripresa il match decolla e aumenta di intensità. Benitez scuote i suoi che cercano con maggior convinzione il pareggio.
In apertura Callejon spaventa Buffon con un destro da posizione decentrata che termina sull’eterno della rete, poi è Hamsik (non eccezionale la sua prova) che cerca senza convinzione una conclusione dalla distanza. La Juve non sta a guardare e per poco Pogba non trova la doppietta personale su un cross teso dell’ottimo Caceres.
Benitez si gioca la carta Mertens al posto di Hamsik e proprio da un angolo calciato dal belga arriva al 64′ il pari azzurro con Britos che di sinistro sotto misura indovina la deviazione vincente. L’equilibrio ripristinato dura appena cinque minuti, il tempo per Caceres di trovare il tap in vincente su un pallone calciato dalla trequarti di Pirlo.
Nell’occasione è dubbia la posizione di partenza dell’esterno bianconero che trova comunque il gol al suo ritorno in campo dopo 98 giorni di assenza.
Il Napoli prova a reagire nuovamente senza troppa convinzione e la difesa bianconera, retta dal solito gladiatore Chiellini (ferito alla testa dopo un violento scontro di gioco con Evra) tiene senza eccessivi affanni. Entrano in campo Gabbiadini da una parte e Morata dall’altra ma per l’ex Samp – al debutto con la nuova maglia partenopea – sono pochi i palloni giocabili.
Ad un quarto d’ora dal termine proteste dei padroni di casa con l’arbitro Tagliavento per un gol annullato dopo uno scontro in area bianconera fra Buffon e Koulibaly. I sei minuti di recupero finali sono al cardiopalma con una doppia, clamorosa chance per i padroni di casa.
Prima Duvan Zapata si divora una palla incredibile su lancio di Mertens allungandosi troppo il pallone a tu per tu con Buffon, poi Higuain sullo stretto supera Lichtsteiner (entrato al posto dell’infortunato Caceres) ma sul suo tiro a botta sicura è decisiva la deviazione di Chiellini. Un minuto dopo la Juve chiude il discorso con Vidal che in ripartenza infila Rafael con un siluro dal limite di rara bellezza.