Sarri avvisa il Napoli: “Col Legia importante per essere la squadra coi migliori numeri nelle coppe europee, a Bologna errori di applicazione. Ogni gara come quella dell’anno“.

Qualificato ai sedicesimi di finale con ben due turni d’anticipo, il Napoli chiude la propria fase a gironi di Europa League ospitando al San Paolo il Legia Varsavia.

Mister Sarri, nella conferenza della vigilia:

“L’importante è che domani sera vorremo essere la squadra coi migliori numeri nelle competizioni europee, per quanto riguarda il minutaggio non viene considerato l’impiego dei giocatori in Coppa. Alcuni hanno una media minuti normale, come Jorginho, che ha giocato solo in campionato. Altri invece tipo Koulibaly e Hamsik nell’ultimo mese, comprese le Nazionali, giocano oltre 600′ che è una ‘bestemmia’ ma il calendario è questo. Non so come si possa pretendere che uno che ha giocato 8mila minuti in stagione riesca a fare anche un Europeo”.

Poi precisa:

“Ma non mi piace parlare di numeri, perchè guardando quelli di Bologna abbiamo dominato e invece poi abbiamo perso. Mi piace fidarmi di altre sensazioni per vedere se un giocatore è stanco o meno”.

Sul ko di Bologna:

“Ci può stare di perdere, altrimenti si è persa la dimensione di chi siamo, ma mi sono arrabbiato perchè è successo senza giocare il nostro calcio. Questa filosofia richiede grande applicazione e attenzione, il dispendio di energie mentali e nervose può essere elevato. I ragazzi hanno sbagliato incosciamente, ma mi piaceva perdere giocando il nostro calcio ed invece ho avuto la sensazione che la partita fatta non corrisponde alla nostra filosofia”.

“Non ci è mancata qualità bensì applicazione, non solo in fase difensiva ma anche nei movimenti. Abbiamo perso palla coi terzini e i centrali sono rimasti da soli, poi ovvio che in fase offensiva abbiamo fatto la stessa partita delle altre partite. Come numeri, davanti, eravamo in media. E’ un atteggiamento che ci è costato molto difensivamente”.

Sull’allenatore formazione anti-Legia:

“Sto pensando a chi giocherà col Legia, poi dopo la partita avremo nuove sensazioni in vista della Roma. Mi sembrava normale, dopo aver vinto con l’Inter e dopo 6 giorni di riposo, proporre la stessa squadra a Bologna. Deciderò su ciò che vedrò in allenamento. Cambiare un paio di giocatori è normalità, davanti di recente non abbiamo potuto modificare gli uomini per i ko di Mertens e Gabbiadini. In futuro non so se farò turnover, per ora penso al Legia”.

Occorre la giusta mentalità:

“Ogni partita va affrontata e aggredita con entusiasmo, altrimenti subisci l’avversario e la mentalità non sarebbe quella giusta. Domani voglio che venga dato un segnale immediato per capire che abbiamo capito gli errori di Bologna, fare il primato europeo e dalle 21.30 in poi pensare alla Roma”.

Il Sarri pensiero:

“Veniamo da un quinto posto, quest’anno il campionato è più competitivo, non ci piace arrivare settimi però restiamo sulla realtà. Ogni gara va affrontata come se fosse quella dell’anno, poi tireremo le somme. Inutile pensare se siamo più forti o meno delle altre, c’è chi ha un budget importante, ma i numeri non corrispondono sempre alla verità. Servono anima e cuore per arrivare al risultato, così potremo raccogliere molto. Il nostro obiettivo dev’essere solo la somma delle singole partite”.

Su Mertens e Gabbiadini:

“Sono due che possono segnare tanti goal, come hanno dimostrato in coppa fino ad oggi. Callejon si dice non segni, ma in coppa ha fatto quattro goal. Si tratta di casualità in certi numeri”.

Formazione da schierare il EL:

“Higuain è tra quelli che ha giocato di più. Potrei far giocare El Kaddouri da prima punta, potrebbe disturbare molto la difesa avversaria. Callejon lo farebbe meglio, ma noi dobbiamo faremo delle scelte di necessità. Chalobah è uno che potrebbe giocare dall’inizio, l’allenamento di ieri è stato molto individuale e non abbiamo ancora raccolto tutte le informazioni per decidere cosa fare domani. Quattro o cinque che hanno giocato domenica non verranno convocati, per il resto vedremo oggi. In attacco la situazione è difficile, l’assenza di Gabbiadini ci complica le scelte. Jorginho è in conferenza e di solito chi viene al mio fianco giocha? Facciamo un’eccezione… “.