Mai pareggio fu più bello. Gara incredibile, ricca di emozioni, specialmente al principio e alla fine. Il Milan, schierato con il 4-3-3 da Leonardo, sfoggia il tridente Ronaldinho-Inzaghi-Pato. Il primo viene contenuto splendidamente da capitan Grava, gli altri due schiantano la retroguardia azzurra nei primi sei minuti. Superpippo sfrutta un assist di Seedorf, a cui si aggiunge un mezzo svarione di Rinaudo, e buca le mani al povero De Sanctis, che pure c’era arrivato. Neanche il tempo per i 60000 del San Paolo di raccapezzarsi su quel che succede che Pato si invola tutto solo verso la porta azzurra. Il Papero scatta sul filo del fuorigioco e sigilla un 2-0 che crea una seria ipoteca sul successo finale dei rossoneri. Il Napoli di Mazzarri, disposto con il 4-2-3-1, non reagisce, subisce i colpi come uno sparring partner e più volte è a un passo dal definitivo knock out. La squadra ammirata negli ultimi 180 minuti di campionato appare lontana anni luce, solo all’11° Hamsik dà una scossa con un tiro da fuori. Nel frattempo Leonardo deve già provvedere al primo cambio, sostituendo l’infortunato Nesta con Kaladze. Minuto 13, l’ex di turno Abate si busca la prima ammonizione, trattenendo in corsa Lavezzi: le ripercussioni sul seguito del match saranno notevoli. Al 15° Hamsik ci riprova dal limite dell’area, ma Dida comincia la sua serata magica, deviando in angolo. I tentativi degli azzurri sono sterili, con la retroguardia dei diavoli a conquistare ogni sfera nella 16 metri. Rizzoli annota sul suo taccuino il nome di Pirlo, ammonito. Si va negli spogliatoi con un grande scoramento, la partita è decisamente in salita. Nella ripresa si attende la veemente risposta del Napoli, che arriva nei primi minuti. Al 47° Lavezzi esplode un destro da 20 metri, Dida disinnesca ma spedisce sui piedi di Maggio. Sembra fatta, ma l’eroe degli ultimi successi partenopei calcia addosso all’estremo difensore brasiliano. Un minuto dopo è lo stesso Lavezzi ad esibirsi in una sontuosa conclusione al volo, che schizza sopra la trasversale. Al 56° ecco il Dida show: il portiere rossonero sbarra per tre volte consecutive la porta agli avversari, rispettivamente Gargano, Quagliarella ed Hamsik, colpevoli di eccessiva leziosità in zona gol. Da quel momento il Napoli sembra quasi non crederci più. Fioccano i cartellini per i ragazzi di Mazzarri, si beccano il giallo Campagnaro, Rinaudo, Aronica e Grava, insomma l’intero reparto difensivo flegreo. Comincia il valzer delle sostituzioni, con Flamini e Borriello per Ronaldinho e Inzaghi nei rossoneri, mentre Mazzarri inserisce Cigarini, Datolo e Denis, al posto di Pazienza, Campagnaro e Quagliarella. Le scelte del tecnico toscano sono azzeccatissime. I meneghini hanno un occasione d’oro con Inzaghi, che prima di lasciare il campo, salta De Sanctis in uscita ma spara alle stelle. Mentre il Napoli continua a collezionare calci d’angolo, sale in cattedra Rizzoli. L’arbitro di Bologna ignora due evidenti falli nell’area rossonera, il primo di Thiago Silva su Denis, il secondo di Zambrotta su Lavezzi. Niente rigore, ma il Napoli non è affatto morto. All’86° Gargano si destreggia a centrocampo, Abate pensa bene di falciarlo e si guadagna con anticipo gli spogliatoi. Adesso i partenopei ci credono e riaprono il match al 91° con Cigarini, che abbatte Dida con un incantevole destro al volo da fuori area. Due giri di lancette e il San Paolo esplode. Maggio, un pò sottotono stasera, crossa al centro, dove Denis incorna di testa e batte Dida: la coppia vincente di Firenze stavolta inverte i ruoli, con l’argentino a beneficiare dell’assist dell’esterno destro. Pareggio agguantato, e se il recupero fosse durato di più forse ci scappava anche un successo. Ancora una volta i minuti finali regalano emozioni al popolo napoletano, l’anima e la grinta di Mazzarri si vede, eccome.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET