Con le reti di Tonelli, Hamsik e Mertens il Napoli supera il Pescara al San Paolo e resta nei quartieri alti della classifica.
Sarri dà nuovamente fiducia a Tonelli, titolare al fianco di Albiol a discapito di Maksimovic. Jorginho la spunta su Diawara in cabina di regia, confermato – come da previsioni – il tridente con Callejon, Mertens e Insigne. Tra gli ospiti si registra l’esordio di Gilardino, unica punta con Caprari a supporto e un centrocampo folto a cinque uomini, promessa di un Pescara molto compatto.
I primi minuti ingannano, con il che Napoli parte forte e arriva in due occasioni vicino al goal con due conclusioni da fuori di Insigne e Hamsik. Sembra il preludio ad un pomeriggio facile per gli uomini di Sarri, che però non riescono ad alzare i ritmi e consentono al Pescara di giocare la partita che aveva in mente Oddo: in nove dietro la linea, ma subito pronti ad infastidire la manovra degli azzurri con una pressione costante e coraggiosa.
Il Napoli fatica a seguire il solito copione. Gilardino e compagni sono efficaci nel rendere complicata l’uscita del pallone dalla trequarti dei padroni di casa e bravi a ricompattarsi davanti a Bizzarri nei momenti di maggior pericolosità del Napoli. Molte delle consuete linee di passaggio sono oscurate dall’ottimo lavoro del Pescara, così il primo tempo degli azzurri scivola via tra poche opportunità e qualche brivido per palloni persi in zona di pericolos.
Il discorso di un contrariato Sarri nell’intervallo sortisce subito gli effetti sperati dai 30mila del San Paolo: il Napoli rientra in campo e in cinque minuti mette in ghiaccio la partita. Il vantaggio arriva con il secondo centro consecutivo di un Tonelli ancora decisivo in zona goal: l’incornata con cui sfrutta una punizione di Jorginjho è la specialità della casa. Due minuti e arriva il raddoppio, con una girata al volo di Hamsik – dimenticato dalla difesa abruzzese – ben servito da Zielinski.