Col successo sul Pescara, il Napoli ha allungato la propria serie di risultati utili in campionato (6 vittorie e 3 pareggi): attualmente è la striscia più lunga in Serie A. Soddisfatto a fine gara Sarri.
Sarri fa l’ormai consueta esaltazione di un Mertens sempre più bomber:
“A me sembrava molto bravo anche prima dei 50 goal in azzurro (traguardo raggiunto oggi, ndr). Sta dimostrando di essere fortissimo pure da prima punta, dopo alcuni anni in cui aveva reso meno rispetto alle sue potenzialità“.
Il goal subìto allo scadere non gli ha fatto di certo piacere:
“Sono arrabbiato, dopo una gara in cui il Pescara ha tirato in porta una sola volta“, sottolinea Sarri che a ‘Sky’ si sofferma comunque sui meriti dei suoi.
“Normali le difficoltà iniziali con squadre come queste, succede a tutti. Siamo stati bravi a sbloccare su palla da fermo nella ripresa, nel complesso la nostra è stata una buona prestazione. Il mio Napoli come quello di Maradona? Può assomigliare ma nel mio non c’è Diego…“.
A proposito del Pibe, tornato a Napoli per lo spettacolo-evento del San Carlo a lui dedicato e in programma domani:
“Non ha bisogno di inviti, lui è il padrone assoluto e può venire quando vuole. Sarebbe giusto dargli le chiavi dello stadio e pure della città…“.
Tornando alla gara odierna, Sarri ne approfitta per esaltare Hamsik e Zielinski:
“Marek è un fuoriclasse mentre Piotr ha tutto per diventarlo, gli manca solo un pizzico di personalità in più. Sono gli interni più forti del campionato in fase offensiva mentre in fase difensiva possono migliorare entrambi. Fossi in Jorginho sarei preoccupato di giocare con loro due (sorride, ndr)…“.
“Io penso che un allenatore possa far diventare bravo un giocatore, ma per essere fuoriclasse quello dipende dalle mamme… Economicamente c’è ancora un gap con le grandi d’Europa, non possiamo andare a Barcellona a prendere Messi. Dobbiamo prendere dei buoni giovani sperando che diventino grandi. Il nostro presidente fa anche troppo, è quasi impossibile competere con certe realtà“.
Sul mercato, quindi, è chiaro il Sarri-pensiero:
“Mi piacerebbe continuare a lavorare con quelli che abbiamo. I giovani hanno ampi margini di crescita, penso a Milik, Hysaj, Zielinski, Diawara e Rog… Serve continuità“.
