E’ risaputo che non condivido Reja parecchie delle sue filosofie, ma io ad inizio campionato ho detto che avevamo minimo quattro squadre che ci stavano sopra e che ci saremo giocati il 5° posto con almeno altre quattro squadre, il che stava a significare che ci si poteva piazzare quinti, ma nella peggiore delle ipotesi anche settimi/ottavi; rimango di quell’opinione, pronto ad essere felicemente smentito da questi splendidi ragazzi, che, dobbiamo ammetterlo, ci mettono tanto buon cuore ed entusiasmo: voglio dire diamo i meriti a Reja, ma diamoli anche a questi ragazzi che non ci stanno mai a perdere! Detto questo, non posso non ricordare che Reja in diverse occasioni per scusarsi per azioni incomprensibili, le spara grosse: la spiegazione della sostituzione del Pocho a Lisbona è da dilettante allo sbaraglio; il non aver capito che Gianello non è un portiere che può fare le scarpe a Navarro a Lisbona e Genova, pesa sulla sua coscienza. Comunque, per sua stessa ammissione, dice di trovarsi in una dimensione mai provata prima; io penso che non sia mai troppo tardi per crescere, e lui, a mio avviso sta crescendo insieme alla squadra. Nessuno di noi può sapere dove possiamo arrivare, ma la partita di Milano ci farà capire molte cose, indipendentemente dal risultato finale: si può anche perdere, ma se andiamo a San Siro a giocarcela, si può arrivare anche nei primi quattro, ma è importante giocarcela, solo così i ragazzi capiranno che nulla e nessun risultato gli è precluso!!!
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