La bruciante sconfitta di Verona ha lasciato il segno nell’ambiente partenopeo, questa mattina, prima di iniziare il consueto allenamento, Edy Reja ha tenuto a rapporto la squadra per circa un’ora. Un faccia a faccia duro, serio, durante il quale il tecnico ha espresso tutta la sua rabbia per il brutto scivolone di Domenica scorsa contro il fanalino di coda Chievo. «Mi sono vergognato. Mi sento mortificato per voi, per la prestazione che avete fornito. Non mi sembrava il mio Napoli, il vostro Napoli e non riesco a capire il perché. Dopo una settimana di duro lavoro sul campo ci si aspettava molto ma molto di più e non il match che ne è venuto fuori». Queste le dure parole di Reja, uscito dagli spogliatoi scuro in volto. A questo punto, il match contro la Roma assume un valore altissimo. La tensione nello spogliatoio è molto alta, la concentrazione anche, in vista della partita che si presenta come un crocevia importante. Uno scontro diretto per la Champions, anche se il presidente continua a tenere i piedi ben saldi per terra. « Il nostro obiettivo è la qualificazione alla coppa Uefa». Sulla stessa linea d’onda l’allenatore: «Basta parlare di Champions, ci siamo riempiti la bocca per due settimane. Le chiacchiere non servono a niente». Adesso ci si aspetta una prova di forza, di orgoglio, da parte dei giocatori, mostratisi anche loro molto provati dalla situazione attuale, che non è negativa, vista la buona posizione in classifica, ma può diventare pericolosa se non si ritorna subito a vincere e giocare bene.
Pierpaolo Orefice NAPOLICALCIO.NET