La crisi del Napoli è difatto interrotta dalla vittoria sul Sassuolo, ma i problemi evidenziati in questo inizio di campionato restano gli stessi: incapacità di fare gioco e fragilità difensiva.
A parte i tre punti c’e poco da stare allegri. La cruda verità che viene fuori dal successo di Sassuolo è quella di un Napoli ancora fermo sulle proprie incertezze. Una squadra che in questo momento resta incapace di esprimere quel potenziale che, seppur non rafforzato nell’organico, nella scorsa stagione ha portato risultati soddisfacenti.
Ma i problemi evidenziati in questo inizio di campionato restano gli stessi: atteggiamento tattico poco efficace quando è necessario prendere i predominio del gioco e solita fragilità difensiva. Gli azzurri non danno la sensazione di solidità e di certezza dei propri mezzi: anche contro Zaza e compagni le difficoltà si sono palesate ed il pareggio non è arrivato solo per puro caso.
Certo, nell’altro campionato, quello che non tiene in considerazione la superiorità e le differenze strutturali di Juventus e Roma, gli azzurri si ritrovano in buona compagnia. Le due milanesi, la Fiorentina e la Lazio non se la passano poi cosi bene, il livellamento del campionato non fa che evidenziare la voragine che in questo momento si è venuta a creare tra la coppia solitaria di testa e le inseguitrici.
Uno scenario che fa presagire che da qui alla fine la lotta per quel terzo posto probabilmente sarà il motivo più interessante di questo torneo. Tuttavia, il paragone con le altre non deve ingannare: il Napoli avrebbe dovuto proseguire la naturale evoluzione del terzo posto dello scorso torneo.
Mercato e strutture tecniche: su questi aspetti le distanze tra allenatore e proprietà appaiono al momento incolmabili. Benitez infatti, oltre alle famose prime scelte per la campagna acquisti, già dal suo insediamento a Castelvolturno definì come prioritari gli interventi per dotare il club di un centro tecnico all’altezza. De Laurentiis, dal canto suo, non ha ancora avviato quel processo di ammodernamento necessario per una crescita complessiva del club, nuovo stadio compreso. Evidentemente, per ora, ci si accontenta di essere competitivi solo nell’altro campionato.