Sei giornate alla conclusione, il Napoli si appresta a porre fine a questa stagione balorda, vissuta sulle montagne russe. Dalla gloria di un girone d’andata a dir poco strepitoso, chiuso in zona Champions, agli ultimi mesi che hanno visto pian piano infrangere qualsiasi sogno europeo. Le conseguenze del passo falso di Cagliari sono state davvero pesanti. De Laurentiis è letteralmente imbestialito, insoddisfatto della prestazione negativa offerta al Sant’Elia. Non ha voluto sentire ragioni, imputando alla squadra l’approccio sbagliato nei minuti iniziali. La stessa prospettiva tracciata da Donadoni, che ha fatto i complimenti ai suoi ragazzi per il buon secondo tempo, ma i primi minuti sono attentamente da analizzare. Gli azzurri sono apparsi svagati, bloccati nella loro metà campo da un Cagliari arrembante, che ha coronato il suo forcing con la rete di Jeda. In un periodo così convulso, quello che emerge con insistenza è il ruolo un po’ emarginato nel quale è stato spostato nelle ultime settimane Marino. Il direttore generale si è visto piovere addosso una caterva di critiche, sia per le operazioni di mercato che per la scelta di partecipare all’Intertoto. Resta intoccabile, ma certamente la sua posizione è stata notevolmente ridimensionata. Il presidente vuole attivamente partecipare al prossimo mercato, non solo investendo milioni e milioni di euro, ma anche operando precise scelte in fase di campagna acquisti. Quel che ha molti componenti della rosa partenopea appare ancora poco chiaro, è che proprio in questo epilogo di campionato si stanno giocando la riconferma per il torneo che verrà. Molti danno per scontato il ritocco all’ingaggio dei vari Hamisk e Lavezzi, ma i due campioncini in erba hanno reso effettivamente quanto ci si aspettava da loro? Forse, più che un aumento, dovrebbero ricevere emolumenti ben più inferiori da quelli proposti dai loro procuratori. Ogni scelta dovrà essere attentamente valutata, perché nuovi errori non saranno ammessi. L’ingresso in pianta stabile di De Laurentiis nelle questioni di mercato potrebbe portare ad investimenti ben più cospicui rispetto a quelli delle passate stagioni, ma non bastano soltanto gli euro. Serviranno consigli ed esperienza e questi, bene o male, nella società napoletana può attualmente fornirli solo Marino, visto che Donadoni ha appena varcato la soglia di Castelvolturno.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET