Era il primo impegno importante della nuova stagione, una partita da dentro o fuori. Di fronte i cugini della Salernitana, ancora una volta frapposti agli azzurri nella coppa nazionale. Come lo scorso anno finisce 3-0, allora però il campionato parlava già di un Napoli brillante, in grado di lottare per una piazza in zona Champions. Oggi c’era la gran curiosità di scoprire il velo sulla nuova squadra, dopo tante amichevoli più o meno positive. I partenopei chiudono il calcio d’estate immacolati, nemmeno una sconfitta per i ragazzi di Donadoni, ma il suggello più bello è arrivato con questo ampio successo nel derby, sempre molto sentito. I granata venivano dalla vittoria di misura nel turno precedente contro il Benevento e volevano piazzare lo sgambetto al San Paolo, emulando altre compagini di categorie inferiori che sono riuscite ad eliminare club di serie A, vedi Parma, Bari e Bologna. Niente da fare per gli uomini di Brini, che pure avevano spaventato i quarantamila di Fuorigrotta con il doppio palo colpito da Stendardo sugli sviluppi di un calcio piazzato. Pian piano il Napoli ha cominciato ad ingranare e ha legittimato la qualificazione con una prova soddisfacente. Ad aprire le danze ci pensa Maggio, ormai pienamente recuperato. L’esterno partenopeo raccoglie l’assist di testa di Hamsik e insacca senza problemi alla mezz’ora. L’ex doriano è ancora protagonista in occasione del raddoppio, quando partecipa al triangolo con Lavezzi, che segna solo dinanzi alla porta. Bacio alla maglia per il Pocho, un gesto importantissimo che scalda il catino flegreo, pronto ad osannare senza sosta il suo idolo sudamericano. La ripresa è pura amministrazione, con Donadoni che lascia spazio alle seconde linee. Tra questi ci sono Datolo e Hoffer, entrambi protagonisti. Il primo si procura un rigore al 20′ del secondo tempo, poi chiede a Quagliarella di lasciargli la battuta. Il bomber di Castellammare, alla ricerca della prima gioia al San Paolo, è altruista e offre a Datolo la chance di sbloccarsi con la maglia azzurra. Nella settimana del suo esordio con la casacca della nazionale argentina, bagnato dal gol e dall’abbraccio a Maradona, Jesus stecca dinanzi a Polito, che respinge di piede. Nessun problema, ci pensa Hoffer poco dopo a chiudere i conti, con un imponente stacco di testa. A parte il risultato, quello che soddisfa maggiormente Donadoni sono le prestazioni di alcuni singoli, su tutti gli ex compagni di squadra ai tempi della Sampdoria, Maggio e Campagnaro. La coppa Italia riserverà a novembre il turno con il Cittadella, ma la testa è proiettata altrove. Domenica sera ci sono i primi tre punti in palio, non sarà facile conquistarli nella tana del Palermo di Zenga.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET