Maurizio Sarri è il vincitore della settima edizione del Premio Bearzot: succede a Ranieri. La cerimonia di consegna si terrà il 30 maggio a Roma.
Non ha ancora conquistato un trofeo sulla panchina del Napoli, in compenso il suo lavoro viene apprezzato a tutte le latitudini. Dopo la Panchina d’Oro, Sarri vince anche il Premio Bearzot, arrivato alla settima edizione: l’allenatore azzurro succede a Ranieri.
Il riconoscimento, patrocinato dalla FIGC, è andato negli anni scorsi anche a tecnici del calibro di Prandelli, Mazzarri, Montella, Ancelotti ed Allegri. Sarri è stato scelto da una giuria presieduta dal presidente federale Carlo Tavecchio e riunitasi stamattina per l’occasione.
La cerimonia di consegna si terrà a Roma, al Salone d’Onore del CONI, il prossimo 30 maggio alle ore 15. Questa la motivazione del premio, apparsa sul sito ufficiale del Napoli:
“Dostoevskij ha scritto che la bellezza salverà il mondo. Chissà se Maurizio Sarri, uomo di buone letture oltre che grande allenatore, si è ispirato a questa frase nel corso di una carriera che dai campi di provincia fino alla Champions League ha avuto come comun denominatore il bel gioco sempre praticato dalle sue squadre“.
Secondo i giurati, Sarri ha in comune con lo scomparso Enzo Bearzot, ex ct della Nazionale campione mondiale del 1982, “la capacità di creare una coesione straordinaria nel gruppo di giocatori che guida. Uomini che per lui hanno dimostrato di dare sempre il massimo, grati a un allenatore che con la sua cultura del lavoro ha sempre esaltato e migliorato le individualità, inserendole però nel superiore concetto di squadra. Un maestro capace di scrivere uno spartito originale e sempre riconoscibile da tutti quelli che amano la bellezza, anche nel calcio“.
Parole assolutamente lusinghiere per l’allenatore del Napoli, incensato anche da un Tavecchio che non ha escluso per lui un futuro da commissario tecnico: “La vita dà a tutti delle possibilità e mi auguro che ci sia questa possibilità anche per Sarri. Chi mi ricorda? Come innovazione Sacchi, umanamente Herrera che era un uomo di pugno e rigore“.
Dopo il secondo posto del primo anno, Sarri sta guidando il Napoli con ottimi risultati anche in questa stagione, dove è impegnato in un testa a testa con la Roma sempre per la seconda posizione. Oltre al bel gioco, il tecnico toscano si è messo in mostra per aver valorizzato tanti giocatori, da Hysaj a Koulibaly, passando per Jorginho e i big dell’attacco.