Il Napoli non sa più vincere. Soprattutto lontano dal San Paolo. Sesta sconfitta consecutiva in trasferta, la terza di fila in campionato. Gennaio si conferma il mese nero del Napoli di Reja. La disfatta di Firenze offre diversi argomenti di discussione. Partiamo dal capitolo arbitri. Ieri, anche se non con decisioni eclatanti, l’arbitro Rizzoli ha condotto una partita sbilanciata verso i viola. Manca l’espulsione di Zauri per fallo a gioco fermo su Maggio, non manca una discutibile espulsione di Montervino per fallo di mani in area avversaria. Dopo le lamentele e i dossier della Roma, il Napoli ha incontrato un’altra squadra in protesta, e ne ha pagato le conseguenze. Adesso tocca agli azzurri alzare la voce, se in Italia è questo il metodo. A parte l’arbitro però, il Napoli di Reja ha giocato una partita anonima, più attento a difendere che a ripartire in contropiede. Il che è impossibile, se a centrocampo gioca un certo Pazienza, che invece che velocizzare rallenta tutte le manovre azzurre. In mezzo al campo l’assenza di Gargano si è sentita eccome. Da qui si può capire che la panchina del Napoli non è all’altezza di una squadra che punta in alto. Concedere un’azione a Montolivo in quel modo è pressochè inammissibile. Il centrocampista viola ha giocato un dai e vai con un compagno a distanza di dieci metri, con i difensori che invece di chiuderlo pensavano ad allargari e marcare sulla fascia. Anche il primo gol è una delizia della difesa partenopea. Gobbi batte una punizione a dir poco sciaba, ma Pazienza la trasforma nella più insidiosa delle traiettorie, Cannavaro ci mette il suo perdendosi la marcatura di Santana, e per il centrocampista argentino è un gioco da ragazzi battere il baby Sepe. A proposito di Sepe, bisogna anche parlare della sfortuna che in questo periodo assale il Napoli. Tre portieri fuori causa, con l’obbligo di far giocare un primavera. Il tutto condito dalla scandalosa squalifica di Mannini. Un anno di stop per aver ritardato un controllo che comunque era stato negativo. Una sentenza assurda. Sabato c’è l’Udinese, ripartita alla grande con la vittoria sulla Juve. Il Napoli è al settimo posto, mancare la vittoria significherebbe mettere a repentaglio addirittura la qualificazione Uefa, il che sembrerebbe fuori luogo per una squadra come il Napoli.
Pierpaolo Orefice NAPOLICALCIO.NET