Negli anni Ottanta c’era Maradona, oggi c’è Higuain.
Complice l’assenza della Nazionale italiana, che non riesce ad andare oltre il girone dai vittoriosi mondiali del 2006, a Napoli l’affetto per i giocatori che militano o che hanno militato nel club azzurro indirizza il tifo verso l’Albiceleste in vista della finale di stasera.
Non sono pochi in città a leggere in Germania-Argentina una sfida tra Nord e Sud del mondo, con la simpatia che inevitabilmente viene rivolta ai secondi. E c’è chi addirittura ha deciso di manifestare apertamente la propria scelta di campo sfoggiando una bandiera argentina al balcone: se ne vedono nei vicoli delle zone popolari come i Quartieri Spagnoli, Forcella e la Sanità, ma anche a Fuorigrotta, quartiere che ospita lo Stadio San Paolo, e al Vomero.
In mattinata, con l’approssimarsi della sfida che deciderà i campioni del mondo 2014, hanno fatto la loro comparsa anche i venditori di bandiere e trombettelle, tutti rigorosamente schierati dalla parte dell’Argentina, dalla zona est in via Marina a quella ovest in Viale Giochi del Mediterraneo.
La speranza, forse, è anche che si ripeta quanto avvenuto 28 anni fa: nel 1986 in Messico l’Argentina guidata da Diego Armando Maradona vinse il suo secondo, e finora ultimo, mondiale; dieci mesi dopo, il 10 maggio 1987, il ‘Pibe de oro‘ trascinò il Napoli al suo primo scudetto.