La sconfitta contro il Catania è soltanto la goccia che fa traboccare un vaso ormai già pieno, nonostante si sia disputato soltanto un quarto della stagione effettiva. Gli azzurri hanno dimostrato in questo scorcio di campionato di non saper vincere contro le piccole e di farsi grandi soltanto nei confronti delle big del nostro torneo. Perdere tredici punti su quindici tra Chievo, Parma, Fiorentina, Cagliari e Catania è un dato allarmante, in quanto un ipotetico scudetto non si ottiene racimolando risultati soddisfacenti con le grandi ed arrancando contro club di medio-bassa classifica ma il contrario. Il motivo per cui il Napoli perda punti preziosi contro squadre che sulla carta sono inferiori è dovuto al turnover esagerato messo in atto da mister Mazzarri. Far rifiatare i titolari permette di averli mentalmente ed atleticamente pronti per i match più importanti, ma in realtà ogni gara da la possibilità di ottenere 0,1 o 3 punti ed ognuna di esse sarà rilevante nella composizione finale della classifica. Ciò che viene criticato a Mazzarri non è il turnover in se ma l’abuso massiccio che ne deriva. Marek Hamsik negli ultimi tre incontri ha giocato complessivamente 134 minuti (ossia una gara e mezza) eppure a Catania quando è stato chiamato in causa si è dimostrato completamente assente dagli schemi e privo di grinta; inserire due giovani di belle speranze ma pur sempre privi di esperienza come Fideleff e Fernandez lasciando Grava in panchina per tutti i novanta minuti è sembrata un’altra scelta fuori luogo; far rifiatare Dzemaili che veniva da due mesi di stop forzato e quindi privo di stanchezza e far giocare Santana come centrale un altro errore: lasciare nuovamente fuori Maggio dopo averlo fatto riposare a Cagliari idem. Preferire la Champions al campionato è un azzardo che potrebbe essere pagato a caro prezzo. Speriamo che Mazzarri abbia ragione…
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET
