Non basta una doppietta di Pandev agli azzurri, che nella ripresa si fanno raggiungere due volte. Papera di Rafael, ma la rete che ammutolisce la tifoseria di casa è di Basta.
Il Napoli rallenta di nuovo, l’Udinese strappa un punto più che meritato. L’anticipo del San Paolo si chiude sul 3-3 e fa felice Guidolin, che vede premiata l’ottima gara dei suoi e torna a muovere la classifica. La doppietta di Pandev nel finale di primo tempo e la zampata di Dzemaili a metà ripresa non bastano ai partenopei, raggiunti prima da Bruno Fernandes e poi da Basta: Benitez mastica amaro e fallisce l’avvicinamento alle zone altissime della graduatoria.
FORMAZIONI – Oltre ad Hamsik ed allo squalificato Britos, Benitez rinuncia inizialmente agli ammaccati Reina e Behrami: Rafael esordisce tra i pali, Dzemaili affianca Inler in mediana. Nel consueto 4-2-3-1, Callejon, Pandev e Mertens si muovono alle spalle di Higuain: al centro della difesa si rivede Fernandez, a sinistra spunta Reveillere.
Guidolin si presenta al San Paolo senza Muriel e soprattutto Di Natale: Nico Lopez si piazza al centro dell’attacco, Pereyra e Bruno Fernandes hanno il compito di supportarlo. In mezzo al campo viene confermato Allan, che fa compagnia a Lazzari: la difesa a tre vede Heurtaux e Domizzi ai lati di Danilo.
PRIMO TEMPO – I tanti acciacchi cui deve far fronte Benitez tolgono certezze al Napoli. Higuain e soci, che pure avrebbero assoluta necessità di fare bottino pieno, partono frenati, incerti, forse distratti dal prossimo delicatissimo impegno di Champions. Il simbolo della sbadataggine partenopea è l’esordiente Rafael, che prima rischia di fare la frittata controllando proprio sulla linea di porta un pallone innocuo e poi respinge un po’ così un destro non irresistibile di Bruno Fernandes.
A far da contraltare allo sfilacciato Napoli sfilacciato c’è un’Udinese tanto organizzata quanto ‘cattiva’, che imbriglia la manovra azzurra appena oltre la metà campo e poi riparte a centro all’ora con la sua numerosa batteria di centrocampisti. Il limite della squadra di Guidolin è quello di non riuscire ad incidere negli ultimi venti metri, dove si affaccia con discreta continuità ma stuzzica Rafael solo grazie ad un destro sporco dell’intraprendente Bruno Fernandes.
I padroni di casa, invece, là davanti sanno far male. Dopo oltre mezz’ora di nebbia si scatena l’uragano Pandev, che in 3′ va a segno due volte, prima con una zampata ravvicinata sugli sviluppi di un corner e poi con una bella girata dopo una grande accelerazione di Higuain. Gli ospiti, colpiti ma non affondati, non si sciolgono e un attimo prima dell’intervallo accorciano le distanze grazie ad una maldestra deviazione di Fernandez nella propria porta: al 45′ il Napoli è avanti di un solo goal.
SECONDO TEMPO – I fuochi d’artificio con cui si sono chiusi i primi 45′ cambiano il volto della contesa nella seconda parte di gara. Forte di un vantaggio non proprio meritato, il Napoli riesce a dare un pizzico di scorrevolezza in più ad una manovra comunque ancora affannata. I motivi, naturalmente, sono legati anche ad un atteggiamento diverso dell’Udinese, che è costretta ad avanzare il suo baricentro e finisce inevitabilmente per concedere qualche spazio in più.
Benché la sua difesa sembri soffrire più del lecito la velocità degli avanti azzurri, Guidolin sbilancia in avanti l’assetto della sua squadra e ad oltre mezz’ora dal termine butta nella mischia Maicosuel al posto di Heurtaux. La mossa paga subito grazie a Bruno Fernandes, che finalmente fa centro con un siluro da fuori che sorprende l’incerto Rafael. Il pari friulano, assolutamente meritato, dura lo spazio di 60 secondi, il tempo per Higuain di costringere Brkic alla respinta affannosa e permettere a Dzemaili di ritrovare il vantaggio da due passi.
Il tris partenopeo non cambia il canovaccio della sfida. Mentre Benitez prova a dar fiato al suo centrocampo inserendo Behrami al posto dello stanco Dzemaili, Guidolin insiste con Zielinski per Nico Lopez. La sostituzione azzeccata è nuovamente quella del tecnico friulano, che un attimo dopo il cambio vede Basta trovare la zampata del 3-3 in mischia. Con il risultato nuovamente in parità l’allenatore ospite torna alla difesa a tre, con Naldo al posto di Bruno Fernandes. Il Napoli spinge, ma non ha la lucidità per riprovarci: pur senza Guidolin, espulso nel finale, l’Udinese festeggia un ottimo punto tra i fischi del San Paolo.
CHIAVE – Per gran parte del suo svolgimento la partita è di marca friulana. Mentre il Napoli, sfilacciato e un po’ molle, fa una gran fatica a creare gioco, l’Udinese ha dalla sua una grande organizzazione ed una carica agonistica decisamente superiore. Benché abbia dalla sua un reparto offensivo ricco di talento, capace di concretizzare tutte le occasioni create negli ultimi sedici metri, Benitez deve fare i conti con una difesa ancora poco attenta: i friulani ne approfittano per punirla tre volte e portano a casa un punto d’oro.
MOVIOLA – Il match del San Paolo fila via liscio, Gervasoni può dirigerlo con relativa tranquillità. Ad inizio ripresa Maggio cade in area in conseguenza di un’entrata molto decisa di Gabriel Silva: il fischietto lombardo lascia correre e fa bene, perché l’esterno brasiliano entra in maniera imprudente ma finisce per colpire il pallone. Per il resto tanti cartellini gialli ma nessun episodio controverso.