Quello che è successo Domenica sera allo stadio San Paolo rischia di avere serie ripercussioni per i prossimi match che il Napoli disputerà in casa. Ad inizio del secondo tempo infatti, la curva B espone due striscioni: “Buon anno videosorveglianza” ed “Area videosorvegliata”. Inizialmente nessuno aveva capito la motivazione che aveva spinto gli ultras partenopei a scrivere ciò. Poco dopo la loro affissione, dalla curva partono una serie incredibile di fumogeni arancioni, i quali hanno creato una folta nebbia che in pochi secondi ha invaso tutto lo stadio. L’intento era quello di oscurare le videocamere installate all’interno dello stadio San Paolo per smascherare gli autori di gesti scellerati. L’obiettivo è stato raggiunto in quanto la nebbia ha completamente reso inutile l’utilizzo delle stesse, lasciando la possibilità ai tifosi partenopei di agire indisturbati. La nebbia a poco a poco è arrivata fino all’altra curva ed al settore dei tifosi bianconeri. Una volta riusciti ad oscurare le videocamere è partita l’offensiva verso il settore ospiti. Petardi, fumogeni, persino un tentativo di sfondare la parete divisoria della gabbia metallica. Momenti di terrore per i sostenitori bianconeri, che hanno dovuto abbandonare il loro settore per ripararsi all’interno. Lo speaker ha più volte annunciato che azioni del genere avrebbero potuto provocare la squalifica del campo o delle due curve, ma il messaggio evidentemente non è stato recepito. Si aspetta con ansia la decisione del giudice Tosel, famoso per i suoi torti nei confronti della piazza partenopea…
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET
