Solitamente il nostro sito si occupa di solo sport, in particolare della squadra azzurra. Ma è necessario uno strappo alla regola quando non c’è limite all’indignazione. Il razzismo nel nostro Paese è purtroppo più vivo che mai, e profondamente radicato. Come si può negare l’evidenza? Come si può pretendere che un Paese riesca ad accogliere gli stranieri, ad affrontare le sfide del nuovo millennio multiculturale, quando il razzismo esiste in primis tra i suoi cittadini, accomunati dalla stessa bandiera? Ancor più grave se manifestazioni tanto deplorevoli provengono da esponenti delle istituzioni, come nell’episodio che ha visto infelice protagonista l’ on. Salvini, deputato alla Camera e neo parlamentare europeo, oltre che capogruppo della Lega Nord al Comune di Milano. Durante la festa di Pontida 2009, come si evince da un video diffuso tramite youtube, l’onorevole ha dato il peggio di se intonando canzoni dal tono indiscutibilmente discriminatorio e offensivo. “Senti che puzza, scappano i cani..sono arrivati i napoletani..”, mentre tutti intorno appaiono gioiosi e festanti, esaltati dai cori. Ancora: “son colerosi e terremotati…col sapone non si son mai lavati!”. Il razzismo non è mai stato un mistero nel nostro Paese, ma la cosa più triste è che tali atteggiamenti di intolleranza siano sbandierati senza la minima esitazione da esponenti delle Istituzioni, che dovrebbero dare l’esempio a tutti, soprattutto a quei tanti giovani che un giorno saranno chiamati alla guida di questa Italia che necessariamente dovrà rialzare il capo. I politici nostrani sono memorabili portavoce del predicare bene e razzolare male. Si pretendere che negli stadi si sospendano le partite in caso si cori razzisti, per poi imbattersi in internet in un video che vede un deputato della Repubblica Italiana, o presunto tale, riempirsi la bocca con quegli stessi insulti. Allo stesso modo è risultata inadeguata e imbarazzante la replica dell’onorevole Salvini, che ha definito il tutto “cori da stadio”, rendendosi protagonista di una seconda gaffe, se si considera che proprio il suo governo, come ricordato poc’anzi, ha vietato tali cori all’interno delle strutture sportive. Inquietudine ancor maggiore nasce dal fatto che ora tale individuo lascerà Montecitorio, ma non come giusta conclusione di quanto si è raccontato in queste righe, bensì perché sarà chiamato a rappresentare l’Italia a Strasburgo in sede di Parlamento Europeo. Ma non c’è da meravigliarsi, come canterebbe Marco Masini: “E’ un paese l’Italia, dove tutto finisce così”.. E d’altronde non c’è davvero più spazio per la meraviglia, se in questo Paese qualcuno ha osato proporre persino dei vagoni della metro “riservati” agli extracomunitari.
Vincenzo Mugione NAPOLICALCIO.NET