Nelle prime due giornate di campionato il Napoli ha mostrato due facce: cattivo, determinato e padrone del campo nel primo tempo, timido ed impacciato nel secondo tempo. Non si sa se il calo sia mentale o fisico, è un problema che spetterà a Donadoni risolvere, ma il Napoli non può regalare un tempo agli avversari. Alla Favorita di Palermo nel primo tempo probabilmente si è ammirato il miglior Napoli della gestione Donadoni, anche se poi paradossalmente gli azzurri sono andati al riposo in svantaggio per l’errore di valutazione di Maggio. Nel secondo tempo il gioco del Napoli è invece apparso involuto, e dopo il gran gol di Hamsik i partenopei sono stati nuovamente puniti dopo pochi minuti dal rigore di Miccoli provocato da un’entrata scomposta di Zuniga. Stesso copione si è osservato nella prima in casa contro il Livorno: Napoli padrone del gioco ed autoritario nella prima frazione della partita arricchita dalle perle di Quagliarella e di Hamsik. Nella seconda frazione gli azzurri sono entrati scarichi in campo, troppo molli, permettendo ai labronici di accorciare le distanze col gol di Lucarelli e di mettere costantemente in difficoltà la difesa azzurra che non è capitolata solo grazie alle prodezze di De Sanctis e agli errori degli attaccanti amaranto. Un tale atteggiamento non sarà proponibile nella difficilissima trasferta di Genova, contro i rossoblu di Gasperini che negli ultimi quatto confronti hanno sempre lasciato a bocca asciutta i partenopei. Mentale o fisico che sia Donadoni dovrà porre rimedio a questo calo, perché contro l’amico Grifone il Napoli già si gioca punti pesanti contro una squadra che sarà una diretta avversaria per l’agognato ingresso in Europa.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET
