Cannavaro ricorda con amarezza la sconfitta di Pechino contro la Juventus e manda la frecciata: “Sono primi anche nella classifica dei punti ottenuti con gli errori arbitrali”.
Paolo ora difende i colori del Sassuolo, ma ovviamente il Napoli è e sarà sempre la squadra della sua vita, nonostante la storia calcistica con gli azzurri sia finita male per ‘colpa’ di Rafa Benitez.
“Le storie belle però prima o poi finiscono – racconta Cannavaro al ‘Corriere dello Sport’ – Essere stato messo 4 mesi da parte mi ha fatto sentire meno il trauma della separazione. Un rammarico? L’ultimo anno non mi è stata data una vera possibilità: evidentemente era tutto già stabilito a tavolino“.
L’ex Capitano azzurro svela un retroscena e accusa tra le righe De Laurentiis: “Con Benitez ci sono andato anche a parlare per chiarire certe cose, ma la squadra girava e non è semplice conquistare una maglia da titolare quando le cose vanno bene. Il problema è che ero già ai margini alla prima di campionato. Benitez è arrivato e io ero fuori, senza neppure capire il perché. Non mi è stata data la possibilità di dimostrare il mio valore. Forse era una decisione presa a priori“.
Al capitolo Napoli sono legati momenti indimenticabili, con la Juventus a fare da co-protagonista battuta in quelle circostanze: “La vittoria per 3-2 a Torino del 2009-10. Eravamo sotto 2-0: che carattere! Poi la finale di Coppa Italia del maggio 2012 a Roma. Dopo 25 anni senza trionfi, il Napoli è tornato a vincere superando… gli imbattibili. La mia foto mentre alzo la Coppa non me la può togliere nessuno“.
Ma c’è anche il brutto ricordo della Supercoppa persa a Pechino, che dà a Cannavaro lo spunto per spalleggiare la ‘crociata’ della Roma di questi ultimi giorni: “Quella gara la vorrei rigiocare perché in campo i protagonisti dovrebbero essere i giocatori e non l’arbitro… Lo sfogo di Totti? Purtroppo i numeri dicono che la Juve è prima anche nella classifica dei punti ottenuti con gli errori arbitrali. Non è un mio pensiero, ma un dato di fatto“.