Domenica 30 agosto 2009. Allo stadio San Paolo di Napoli si aspetta con ansia l’esordio casalingo in campionato del nuovo Napoli di Roberto Donadoni contro la neopromossa Livorno della giovane coppia di allenatori Russo – Ruotolo. Tante possono essere le avversità che il Napoli può incontrare in questa partita, anche se sulla carta il risultato potrebbe sembrare agli occhi di tutti scontato per la grande differenza di qualità delle due rose. Le due squadre erano, inoltre, attese da circa 40.000 persone che, nonostante il caldo torrido degli ultimi giorni, non ha esitato a sostenere la propria squadra del cuore. L’attesa principale dei tifosi, oltre alla grande prestazione con vittoria da parte della squadra partenopea, è indubbiamente il debutto casalingo in campionato del re del mercato estivo del presidente Aurelio De Laurentiis, ossia Fabio Quagliarella. Il bomber di Castellammare di Stabia sa che sulle sue spalle ha una grossa responsabilità, responsabilità che negli ultimi anni bomber di razza come Emanuele Calaiò, Marcelo Zalayeta e ultimo German Denis non hanno del tutto o in parte riuscito a sostenere. Per lui, invece, è tutto diverso fin dai primi attimi vissuti con quella maglia azzurra che sin da bambino sognava di portare. Dopo una gara non molto felice per lui e per la squadra a Palermo, lo scugnizzo si rifà subito dopo pochi minuti contro il Livorno con un tiro da centrocampo che incoccia sulla parte bassa della traversa ed esce fuori dallo specchio della porta. Tutti iniziano a pensare che dopo i tre pali colpiti a Palermo, qualcosa non va dal punto di vista della fortuna; ma nemmeno il tempo che i dubbi iniziano a trasformarsi in serie preoccupazioni che una respinta corta del portiere amaranto De Lucia corona il secondo sogno di una vita di Fabio Quagliarella, quel gol al debutto al San Paolo che a tutti costi voleva dedicare a quei tifosi che fin dal momento del suo approdo al Napoli lo avevano sostenuto e inserito nella lista dei propri beniamini. Potrebbe sembrare una giornata perfetta per un ragazzo normale, con il coronamento di due sogni: debutto al San Paolo con la maglia azzurra e debutto con gol al San Paolo con la maglia azzurra. Ma per Quagliarella non è così…. La partita vive di molte emozioni: dal raddoppio del Napoli con uno straordinario gol di Marek Hamsik alla grande intesa che va via via migliorandosi tra Lavezzi e Quagliarella, dalle incursioni di Campagnaro e Maggio sulla destra alla corsa di Gargano e ai lanci millimetrici del nuovo regista azzurro Luca Cigarini. Ma con l’inizio del secondo tempo si complica la festa azzurra; solo appena due minuti una palla persa di Datolo sulla sinistra dà il la per il gol di Cristiano Lucarelli che rimette la partita in corsa per gli amaranto. Il Napoli entra in bambola e rischia più di una volta di gettare all’aria una vittoria ampiamente meritata sino a quel momento e salvato da interventi prodigiosi di Morgan De Sanctis. Proprio nel momento di estrema sofferenza per gli azzurri, ecco un nuovo acuto di bomber Fabio che mette la parola fine sulle sorti della gara. Come si può descrivere a parole le emozioni di un ragazzo che per giocare nella squadra della sua città è dovuto sin da piccolo emigrare in una città, Torino, tranquilla e rigida completamente diversa da una Napoli solare e caotica. La storia del nostro attaccante merita un finale così dopo stenti e sofferenze. Speriamo solo che questo non sia l’epilogo di una storia di un grande uomo, ma solo l’inizio di un amore che porti ad una lunga serie di successi. Napoli oltre a campioni del genere ha bisgno di persone del genere che possano essere d’esempio per quei bambini che magari si prospetta un futuro buio per il degrado di alcune zone di Napoli, ma grazie a questi stimoli e ad un grande spirito di sacrificio possano essere l’opportunità per ritrovare un giorno nel Napoli tanti Fabio Quagliarella ma soprattutto trovare a Napoli una società meno criminalizzata e con una maggiore propensione alla ricerca di gente di qualità sia nel settore calcistico che in qualsiasi altro settore. Avanti così Fabio riempi la tua maglia azzurra di baci appassionati e i cuori dei napoletani di grandi emozioni e orgoglio per i successi di un grande scugnizzo napoletano.
Arcangelo Cervone NAPOLICALCIO.NET