Dopo la sconfitta nella gara del San Paolo contro l’Az, il Napoli vola in Spagna con l’obbligo di fare risultato contro una delle squadre più in forma de La Liga: la Real Sociedad.
Rino Gattuso cambia uomini e modulo, facendo riposare i vari Di Lorenzo, Manolas, Fabian Ruiz, Mertens, Osimhen e Lozano e scegliendo il 4-3-3 con il trio Lobotka-Bakayoko-Demme a centrocampo e quello Insigne-Petagna-Politano in attacco. Stesso modulo per gli spagnoli di Alguacil, che invece guidano il gruppo insieme all’AZ, avendo battuto all’esordio i croati del Rijeka.
Parte meglio il Napoli. Gli azzurri, in maglia blu notte con inserti azzurri e fucsia, creano subito due buone occasioni: all’8′ Lorenzo Insigne entra in area di rigore e con un tunnel a Le Normand si ritrova solo davanti al portiere Remiro. La sua posizione è leggermente defilata e l’attaccante napoletano deve aprire il piattone per trovare il palo più lontano: largo, di poco, e palla sul fondo. Quattro minuti più tardi un’ottima azione corale permette a Petagna di lanciare Mario Rui più o meno nella stessa posizione di Lorenzo Insigne pochi minuti prima. Il portoghese prova la soluzione scavino, ma la palla, scavalcato il portiere in uscita bassa, si spegne di pochissimo a lato.
Al 20′, però, il Napoli perde il suo capitano. Lorenzo Insigne riceve palla a centrocampo e prova a partire in velocità, ma si ferma subito e richiama l’attenzione della panchina. Guaio muscolare per lui, Gattuso lo sostituisce con Hirving Lozano.
Da quel momento in poi, il Napoli non perde soltanto il suo capitano, ma anche la verve che aveva mostrato nei primi minuti di gioco. Cresce, invece, la Real Sociedad. Gli spagnoli, pur senza creare grossissime occasioni, prendono in mano quel pallino del gioco fino ad allora posseduto dagli uomini di Gattuso. L’unica occasione degna di nota dopo il 20′, arriva proprio al 21′ con un colpo di testa di Mikel Merino, solo in mezzo all’area, che manda il pallone di poco alto sulla traversa. Il primo tempo, perciò, si spegne sullo 0-0.
La ripresa inizia come si era spenta la prima frazione di gioco: la Real Sociedad fa la partita ed il Napoli si difende senza troppi affanni. Al decimo minuto, però, un fulmine a ciel sereno. Politano riceve palla sulla trequarti da Bakayoko, se la porta avanti di qualche metro e fa partire dal nulla un sinistro che, complice la deviazione di Sagnan, si infila alle spalle di Remiro. Napoli in vantaggio, quando meno te lo aspetti.
La Real Sociedad prova a reagire subito, ma la deviazione in area di Isak viene respinta in angolo da Koulibaly. Al 60′ Gattuso prova a dare nuova spinta alla squadra dopo il vantaggio e cambia modulo: 4-2-3-1 con Osimhen, Mertens e Di Lorenzo che prendono il posto di Lobotka, Petagna e dell’autore del gol Politano. Al 66′, però, è la Real Sociedad a sfiorare il gol del pareggio: David Silva riceve palla in area e con la sua proverbiale classe serve Portu che, dall’altezza del dischetto di rigore, costringe Ospina alla super deviazione sul palo esterno e, conseguentemente, in calcio d’angolo.
Al 77′ Oyarzabal riceve palla in area e, da posizione defilata, fa partire un sinistro potente, ma fuori misura: palla sul fondo. All’85’ Demme si guadagna un interessante calcio di punizione dal limite dell’area. Sul pallone ci vanno Mario Rui e Mertens. Calcia il portoghese che scivola nel momento di calciare il pallone trasformando quello che doveva essere un tiro in un cross per Osimhen che colpisce di testa firmando il 2-0. L’arbitro, però, annulla il gol: Mario Rui, scivolando, aveva colpito il pallone prima con il destro e poi con il sinistro. Insolito, ma giusto. Dopo una parata a terra di Ospina su tiro ravvicinato degli spagnoli ed un’ingenua espulsione di Osimhen per doppia ammonizione, l’arbitro fischia tre volte e pone fine alla partita.
Vittoria molto importante per il Napoli di Gattuso, che riscatta la sconfitta del San Paolo contro l’AZ Alkmaar, guadagnando tre punti fondamentali nella trasferta di San Sebastiàn. Gli azzurri agguantano proprio la Real Sociedad al secondo posto del gruppo con l’AZ che, con la vittoria contro il Rijeka, si tiene al primo posto solitario con sei punti in classifica.