Reina svela di voler chiudere la propria carriera a Napoli ma prima: “Voglio regalare lo Scudetto a questa gente, magari erutta il Vesuvio”.
E’ più di un portiere, più di un capitano. Nonostante la fascia sia saldamente al braccio di Hamsik, infatti, questo è Pepe Reina per Napoli e il Napoli dove lo spagnolo è voluto tornare dopo la fugace esperienza al Bayern Monaco.
“Io credo, spero, anzi ne sono quasi certo, che la mia carriera finirà qua, e lo dico anche in presenza dei dati anagrafici. Ma prima che ciò accada, dovrò vincere lo scudetto con questa maglia e per questa gente. Sarebbe il nostro orgoglio. Non oso immaginare. Perché potrebbe succedere di tutto, magari erutta di nuovo il Vesuvio.
Ho sento l’affetto di Napoli e ciò è accaduto dal primo giorno. E’ stata empatia allo stato puro, immediata. Io adoro Napoli”…
Questo quanto confessa infatti Reina in una lunga intervista concessa al ‘Corriere dello Sport’.
Sulla strada del sogno Scudetto però c’è sempre la Juventus con la quale le frecciate, anche a distanza, non sono mancate:
“Siamo diversi, tutto qua. E c’è a chi sta bene un modo e a chi un altro. Anche sulle teorie, ad esempio su chi gioca meglio, si possono avere pareri discordanti: perché la Juventus non subisce quasi nulla, è difficile farle goal. Però magari noi offriamo uno spettacolo che appaga.
Loro sono in vantaggio ed il destino è nelle mani della Juventus, non nelle nostre. Se le vincono tutte, è fatta. Però, per il momento, si può essere soltanto fieri di questo Napoli, che è a tre punti dai campioni d’Italia”.
Tre punti dovuti soprattutto a quel goal di Zaza subito da Reina nello scontro diretto:
“Magari a caldo, subito dopo, ha pesato parecchio. Erano quindici minuti che la partita era praticamente nostra; a loro stava bene il pareggio, almeno così pareva. Però abbiamo perso…”.
Quindi Reina chiarisce il senso del tweet di esultanza al 3-2 del Bayern che tanto ha fatto arrabbiare proprio gli juventini:
“Ma io sono sempre stato tifoso delle squadre nelle quali ho giocato: un anno fa esultavo quando il Napoli segnava; oggi lo faccio per il Bayern. Io sono amico dei miei amici, tutto qua”.
Amici come Higuain, altro leader di questo Napoli:
“Stiamo parlando d’un calciatore, el Pipa, che è tra i primi cinque attaccanti al Mondo. Non soltanto giocatore straordinario, ma per noi – e per chiunque lo avesse – fondamentale. Il Napoli ha la fortuna di poterselo godere e ce lo godiamo”.
Infine Reina non dimentica però neppure il mentore Benitez, uno che a Napoli invece non ha lasciato bellissimi ricordi:
“Rafa mi ha insegnato talmente tanto, non solo come allenatore, che avrà sempre la mia gratitudine. E poi mi ha voluto con sé a Liverpool ed a Napoli, mi ha trascinato in queste due esperienze meravigliose.
Non è stato solo un rapporto professionale, tra di noi. Persona straordinaria. Io a fine carriera vorrei fare l’allenatore. Sulla panchina del Napoli? Quella è di Sarri ed io uno come lui me lo tengo qua stretto a lungo”.