Termina in parità la sfida che ha visto protagoniste Roma e Napoli. All’Olimpico finisce 0-0. Non fischiato da Massa un rigora per da dietro su Anguissa.
Il Napoli interrompe la sua striscia di vittorie all’Olimpico. Contro la Roma finisce 0-0, con la squadra di Mourinho che rallenta gli azzurri dopo 8 successi e manda in archivio l’umiliazione subita in Conference League.
Mourinho opera scelte forti dopo il tracollo di Bodo tra panchina e tribuna, mentre conferma gli stessi titolari di Juve-Roma con Zaniolo regolarmente in campo. Spalletti recupera Zielinski e preferisce Politano a Lozano.
Primo tempo nervoso e con poche occasioni: la prima capita a Pellegrini che si gira in area, ma la difesa azzurra devia in corner il suo tentativo. Osimhen si muove tanto, fa a sportellate tra proteste e parapiglia con Mancini ma pecca in cinismo, poi a prendersi la scena è Abraham, che poco prima della mezz’ora, calcia sul fondo a tu per tu con Ospina. Di Zielinski ed Insigne, con conclusioni deboli e fuori misura, gli ultimi due acuti dei primi 45 minuti.
La prima emozione della ripresa si registra dopo un quarto d’ora, quando Mancini salva la Roma deviando sul palo il tap-in a porta vuota di Osimhen su assist di Politano, poi è ancora il nigeriano qualche minuto più tardi di testa a spaventare Rui Patricio accarezzando la traversa. Si vede finalmente Mkhitaryan con un tiro centrale da fuori, ma la palla goal più clamorosa capita sul piede di Pellegrini, che al volo in corsa manda alto davanti ad Ospina. Il nastro si riavvolge 10 minuti più tardi, istante in cui l’inzuccata di Mancini fa venire i brividi al Napoli: palla fuori.
Mourinho, nel finale, dopo essersi fatto ammonire nel primo tempo, rimedia il secondo giallo da Massa per proteste vivaci. Elmas ci prova con un destro a giro telefonato, all’89’ Osimhen di testa fa 0-1 ma è in offside. Nelle battute finali regna ancora il nervosismo (pioggia di ammoniti e rosso a Spalletti al triplice fischio), le chances latitano e Roma-Napoli finisce senza reti: la Lupa cancella Bodo, per gli azzurri un punto prezioso.