Sarri non pare molto convinto dall’introduzione del VAR: “Voglio capire chi guarda le immagini e chi decide. Complimenti? Meglio vincere“.
Sarri è pronto per la sua terza stagione sulla panchina del Napoli, stagione che come ammesso durante una lunga intervista a ‘Il Corriere della Sera’ spera sia quella in cui raccogliere i frutti dopo tanti complimenti per il bel gioco espresso. Le parole del mister:
“Se parlano due che hanno reso grande il calcio italiano come Sacchi e Lippi, è motivo di orgoglio. Poi però servono i riscontri in campo. Ecco, vincere mi fa sinceramente più piacere che ricevere attestati di stima”
Obiettivo Scudetto:
“Tutti noi abbiamo deciso di continuare con il Napoli è perché sappiamo di poter dare di più dello scorso anno.
Le gerarchie del campionato probabilmente cambieranno, le due milanesi non potevano stare a guardare ancora e si stanno attrezzando. Mi incuriosisce il lavoro che Spalletti farà all’Inter. A noi toccherà non farci trovare spiazzati”.
Troppo polemico?:
“Che i nostri campi siano i peggiori è un fatto oggettivo. Che il 98% dei giocatori si innervosisce a giocare alle 12.30, è una verità. Dico quel che penso, soprattutto dopo una vittoria. Senza retropensieri”.
Sul VAR:
“Vorrei prima capire chi vede le immagini, chi decide se devono darmi un rigore contro o a favore”.
Non parla di calciomercato:
“Resto un uomo di campo, non potrei permettermi di sprecare energie per fare altro. Il mercato non mi interessa e non mi piace”.
Sul possibile addio di Reina:
“Quando sono iniziate a circolare voci su di lui, molti giocatori mi hanno chiamato dalle vacanze, volevano notizie. Capisci così quanto Pepe sia un punto di riferimento per questo gruppo e anche per me”.
Sarri spiega il rapporto con De Laurentiis, non sempre facile:
“Il presidente va accettato per quello che è. Ho scelto di interpretare il suo modo di essere e ho capito che le sue reazioni sono momentanee. Basta lasciarlo sbollire e la scena cambia”.