Sarri vede Higuain da Pallone d’Oro, ma avvisa il Napoli: “A Bologna guai a sentirci appagati, gli ultimi 25′ con l’Inter ci hanno fatto riflettere“.
Primo posto in classifica da difendere a denti stretti per il Napoli, chiamato all’insidiosa trasferta del ritrovato Bologna di Donadoni nel ‘lunch match’ della quindicesima giornata di campionato.
Mister Sarri, in conferenza stampa:
“Stare in vetta non ci cambia nulla, con l’Inter 65′ di alto livello e 20-25′ dove abbiamo perso solidità che è il nostro marchio di fabbrica. Ciò ci ha fatto riflettere”.
Arriva il difficile:
“Il nostro obiettivo dev’essere solo la prestazione senza farsi prendere da alcuna ansia, se chiunque ha giocato e allenato qui ha detto che è più difficile e si parte con un gap di 10 punti in termini di pressione, un fondo di verità ci sarà. Ad oggi sono indifferente a ciò che potrebbe girarci intorno”.
A Bologna saranno 16mila tifosi in trasferta:
“Però col Sassuolo c’erano 7mila napoletani… Domani sarà la partita più difficile di tutte, le insidie mentali sono palesi. Con l’Inter abbiamo speso tanto dal punto di vista nervoso, siamo in una classifica insperata e rischiamo di entrare in campo appagati. In questo caso non avremmo scampo… Il Bologna ha fatto 7 punti in 4 gare, sono in un momento estremamente positivo”.
Su Higuain:
“Se in futuro non vincerà il Pallone d’Oro sarà una testa di c***o, molto dipenderà da lui. Se viene inteso come centravanti, oggi è il più forte al mondo”.
Su Mertens:
“E’ tornato in gruppo, mentre Gabbiadini sta lavorando con i fisioterapisti e si sta concentrando sulla riabilitazione. Per Dries è stato un intoppo in termini di forma, però si muove con disinvoltura e già ieri era vicino al vero Mertens”.
Sul Bologna:
“Davanti ha due giocatori in orbita Nazionale come Destro e Giaccherini, ha cambiato il proprio aspetto mentale giocando con un entusiasmo e determinazione diversi rispetto a prima. E’ una partita pericolosa, in cui ci vorranno grande maturità e mentalità”.
Sul calo degli azzurri lunedì scorso:
“L’aspetto mentale è determinante, se entri in campo scarico vince sempre quella più motivata a meno che non ci sia un divario tecnico enorme. Ma ciò in Italia accade raramente. Con l’Inter abbiamo sbagliato mentalmente, restando nell’incertezza se attaccare, difendere o gestire senza riuscire a fare nulla di tutto ciò. Preferisco prendere goal in contropiede al 93′ piuttosto che uno in mischia, qualsiasi risultato ci sia la mia squadra deve continuare a giocare”.
Pronostici:
“Mai giocato una schedina in vita mia… La Juve? Era chiaro che poteva vincerne 10 di fila e poter tornare in cima facilmente. Poi ognuno valuterà le spese di mercato e farà la propria classifica. Noi tatticamente sono 6-7 gare che affrontiamo squadre che si chiudono, non dovremo cambiare nulla nemmeno mentalmente. Arriviamo da un quinto posto, l’ex allenatore ora guida il Real, basta questo per scrollarsi di dosso le pressioni”.
Su Albiol e Callejon:
“Josè è determinante, non deve migliorare nulla tatticamente. Se col lavoro che fa inizia anche a far goal diventa letale, poi è ovvio che il dispendio lo condizioni in fase realizzativa. Sarà un po’ anche lui in un momento di minor precisione, ma capita a tutti. Si trova spesso però in situazioni pericolose, è solo sfortunato. Raul sta facendo benissimo, ha giocato sempre in campionato ma in Europa e in Nazionale non ha mai giocato praticamente e dunque ha avuto modo di recuperare meglio dalle fatiche”.
Chi tira i rigori?
“I rigoristi sono Hamsik e Higuain, decideranno tra di loro il tiratore”.
Su Hysaj:
“L’anno scorso giocava spesso a sinistra, ora gioca bene perchè si è ambientato alla perfezione. Ci può dare una mano, ci dà compattezza”.
Maurizio Sarri, napoletano di nascita, potrebbe avere maggiori responsabilità:
“Penso di avere un carattere che mi farebbe ammazzare per qualsiasi squadra che mi chiama per allenare, ma qui c’è un aspetto sentimentale e mentale diverso. Ciò a volte mette e a volte leva, speriamo metta soltanto… Voglio far bene fino a giugno, il mio futuro poi è in mano alla società”.