Sarri sull’addio al Napoli a ‘Il Mattino’: “Discutemmo sulla permanenza, poi vidi Ancelotti da De Laurentiis. Cosa pensai lo tengo per me“.
Un addio consumatosi tra mille incertezze, in una modalità del tutto inaspettata: la storia d’amore tra Sarri e il Napoli non ha conosciuto il lieto fine proprio delle favole, tutt’altro.
Alla fine il tecnico toscano se l’è assicurato il Chelsea dove è già diventato un idolo dei tifosi dopo sole quattro giornate di Premier League in cui è primo a punteggio pieno, in compagnia del Liverpool e della sorpresa Watford.
Intervistato in esclusiva da ‘Il Mattino’, Sarri ha esternato le dinamiche dell’addio al club azzurro:
“Ero a cena con Pompilio, il collaboratore di Giuntoli, con cui stavo discutendo proprio se restare o no. Abbiamo acceso la tv e abbiamo visto l’ingresso alla Filmauro di Ancelotti. Cosa ho pensato? Quello che pensavo prima, ma lo tengo per me”.
I punti interrogativi ancora irrisolti:
“Perché non sono più l’allenatore? Ancora non lo so. Bisogna chiederlo alla società. Ma ora ho il Chelsea, e sono felice. C’erano dei motivi per cui volevo rimanere al Napoli e c’erano dei motivi per cui avevo delle perplessità. Il contratto che ha voluto il presidente prevedeva una clausola rescissoria con scadenza 31 maggio e invece il 21 maggio hanno fatto il contratto ad Ancelotti”.
L’interruzione del rapporto con De Laurentiis è stata brusca:
“Gli sono grato perché mi ha fatto allenare la squadra che ho nel cuore, se sono qui al Chelsea è perché ho allenato il Napoli. Per il resto il De Laurentiis a cui voglio bene è sicuramente il figlio Eduardo. L’astio del presidente? Forse gli manco. Ma rispondo così in maniera ironica perché preferisco non rispondere… Però non mi preoccupo, mi dispiacerebbe eventualmente dell’astio di mio padre”.
Solo belle parole per Higuain:
“Era un campione affermato e con me, che arrivavo dall’Empoli dove ero una specie di signor nessuno, si è messo senza esitazione e con semplicità a disposizione: non è vero che ha tradito Napoli, ha voluto lasciare Napoli perché il presidente del Napoli era De Laurentiis”.
Napoli a metà tra bei ricordi e momenti da dimenticare, con un’apertura per il futuro:
“Nulla è stato più bello che vincere allo Juventus Stadium. Una notte unica. A livello umano l’amore di ogni giorno dei napoletani nei miei confronti. Momento più brutto? Le parole di De Laurentiis al Bernabeu dopo la gara con il Real Madrid. Di nuovo in azzurro? Lo spero. Può essere l’obiettivo concludere la carriera al Napoli”.