“Il lunedì lo vedo titolare, il giovedì cambio idea”, questo ha detto ieri in conferenza il tecnico azzurro. A Empoli, ancora panchina per Gabbiadini: con Higuain ci sarà Callejon.
Strano destino, quello di Manolo Gabbiadini. Arrivato a Napoli con tutti gli onori a gennaio, capace di incantare con giocate d’alta scuola e un istinto da killer (il Trabzonspor se lo sogna ancora di notte) ma mai veramente imprescindibile. Soprattutto con Maurizio Sarri.
Lo sfogo del procuratore dell’ex sampdoriano è roba di qualche settimana fa:
“Se non gioca, visto che il mercato è lungo, possiamo anche togliere il disturbo”
disse Silvio Pagliari. Un’uscita che provocò la reazione stizzita di De Laurentiis, ma è un dato di fatto il rapporto tra Gabbiadini e l’ex allenatore dell’Empoli non sia esattamente idilliaco.
La riprova è arrivata dalla conferenza stampa che Sarri ha tenuto ieri, alla vigilia della sfida in programma oggi pomeriggio proprio a Empoli. Si è parlato anche di Gabbiadini, e il tecnico ha risposto così:
“Deve fare qualcosa in più per convincermi, ma basta poco perché mi piace. Gli ho chiesto di spiegarmi perché il lunedì voglio farlo giocare e il giovedì cambio idea. Mi aspetto una risposta forte”.
Da giovedì a oggi, evidentemente, Sarri non ha cambiato idea, perché al Castellani sembra ormai certa la presenza di José Maria Callejon, e non di Gabbiadini, al fianco di Gonzalo Higuain. Mentre il giocatore di origini bergamasche dovrà nuovamente accontentarsi di sperare in un ingresso a gara in corso.
Ironico, semmai, è il fatto che Gabbiadini sia costantemente messo in discussione al Napoli e contemporaneamente convocato da Conte nonostante i miseri 27 minuti racimolati nelle prime due giornate di campionato (a Reggio Emilia contro il Sassuolo). L’ex Samp ha giocato dall’inizio 10 giorni fa, contro Malta, senza troppi guizzi ma con una traversa colpita nel secondo tempo.
Eppure, nonostante tutti i dubbi e nonostante la concorrenza di tanti altri giocatori offensivi (Insigne, Mertens, Callejon), sembra proprio lui, più punta pura e meno esterno offensivo dei compagni, il più adatto a incastrarsi nel nuovo 4-3-1-2 di Sarri. Serve solo che si trasformi nell’uomo della domenica, e non del lunedì.