Dopo le vittorie contro Milan e Roma il Napoli di Benitez espugna anche il campo del Sassuolo: decide la rete di Dzemaili nel primo tempo e quella di Insigne nel secondo.
Il Napoli continua a correre. La squadra partenopea si impone 2-0 sul campo del Sassuolo e infila la terza vittoria consecutiva, portando a casa tre punti preziosissimi nella rincorsa ad un piazzamento da Champions. Il match del Mapei Stadium, a forti tinte azzurre, viene deciso da un sinistro di Dzemaili nel finale di primo tempo ed una gemma di Insigne ad inizio ripresa: Benitez sorride, prende le distanze dalla Fiorentina e si porta momentaneamente a -1 dalla Roma.
FORMAZIONI – Oltre a Rosi, squalificato, Malesani deve rinunciare agli infortunati Bianco, Manfredini, Ziegler e Biondini. Nella consueta difesa a tre il perno è l’ex Cannavaro, affiancato da Antei ed Ariaudo. Marrone e Brighi agiscono in mezzo al campo, Gazzola e Longhi spingono sulle corsie: il tridente d’attacco vede Berardi e Sansone a supporto di Floro Flores.
Benitez sbarca in Emilia senza Inler, Jorginho e Callejon, fermati dal Giudice Sportivo. Davanti a Rafael c’è la difesa di una settimana fa, con Maggio e Ghoulam sugli esterni e Fernandez-Albiol coppia centrale. Dalla cintola in su le scelte sono quasi obbligate: Behrami e Dzemaili occupano la mediana, Mertens, Hamisk ed Insigne si muovono alle spalle di Higuain.
PRIMO TEMPO – Il Sassuolo scende in campo con la cattiveria agonistica di chi non vuole affondare. Il successo del Catania sulla Lazio all’ora di pranzo ha fatto scivolare in fondo alla classifica i neroverdi, che affrontano il Napoli determinati a invertire la tendenza di quattro ko di fila. Tra la grande voglia dei padroni di casa e la maggior qualità tecnica dei partenopei, però, prevale quasi subito la seconda.
Nello spregiudicato schieramento di Malesani c’è una falla in mezzo al campo, che regala ad Hamsik un’inattesa liberà. Sfruttando il suo movimento sulla trequarti, condito da improvvise accelerazioni al limite dell’area, lo slovacco spara da fuori tre volte nei primi venti minuti, ma senza trovare la porta. Più precisi sono Higuain ed Insigne, che dopo la mezz’ora partono all’assalto della porta neroverde costringendo Pegolo ad una serie di interventi d’istinto in rapida successione.
La pressione partenopea si fa sempre più incisiva e ad 8′ dall’intervallo sfocia nell’inevitabile vantaggio: a realizzarlo è Dzemaili, che trova l’angolo giusto con un bel sinistro dal limite. La reazione del Sassuolo, ricca di buona volontà ma povera di idee, non produce occasioni degne di questo nome. Per i ragazzi di Benitez è fin troppo agevole andare negli spogliatoi con un meritatissimo goal di vantaggio.
SECONDO TEMPO – Come aveva fatto all’alba della sfida, il Sassuolo riemerge dagli spogliatoi con l’atteggiamento giusto. La squadra di Malesani torna ad aggredire il Napoli, costringendolo ad un inizio di ripresa timoroso, ma continua a mancare di incisività. Le bocche da fuoco del Napoli, al contrario, sanno come far male, e alla prima occasione chiudono i giochi: il raddoppio arriva grazie ad una magia di Insigne, che sfrutta un tocco verticale di Hamisk e infila Pegolo con un bel destro a giro.
Il secondo goal mette il sigillo sul risultato, ma contemporaneamente rende molto più divertente la gara. Senza più nulla da perdere, i ragazzi in maglia neroverde si sciolgono e, complici le distrazioni degli sopiti, riescono finalmente ad avvicinarsi con discreta continuità alla porta azzurra: l’occasione più nitida capita sul destro di Zaza, appena entrato al posto di Floro Flores, ad un passo dal bersaglio grosso con un diagonale radente.
Anche il primo cambio di Banitez dà brio al match. Nei 20′ finali Pandev crea due grandi pericoli, uno in prima persona e l’altro mettendo Insigne davanti alla porta del Sassuolo, ma Pegolo si salva. Dalla parte opposta è Sansone a provarci, ma anche Rafael sa dire no. Il finale di gara diventa un tiro al bersaglio degli ospiti, che ci provano con Dzemaili (traversa), Insigne (conclusione a lato) e Mertens (grande azione personale anestetizzata dall’ottimo Pegolo), ma non hanno fortuna, l’egoismo di Insigne è quasi irritante, poco male, perché i tre punti prendono comunque la strada di Napoli.
CHIAVE – Consapevole dell’inferiorità tecnica della sua squadra, Malesani prova a sorprendere il Napoli schierando un attaccante in più: con Berardi, infatti, c’è anche Sansone a supporto della prima punta Floro Flores. La mossa tattica del tecnico del Sassuolo finisce per essere controproducente, perché concede qualche spazio di troppo agli uomini offensivi di Benitez. Alle spalle di Higuain, bravo a venire incontro per allargare le maglie della difesa neroverde, i tre trequartisti si muovono con grande libertà: è in quella porzione di campo che i partenopei vincono la partita.
MOVIOLA – Sassuolo e Napoli se la giocano senza lesinare gli interventi ruvidi, ma l’agonismo non sfocia mai in scorrettezza. Per Calvarese è facile tenere in pugno la partita del Mapei Stadium: le uniche perplessità sorgono in occasione del goal di Insigne, che nasce da un intervento dubbio di Behrami su Berardi in mezzo al campo.